La Marmolada, iconica vetta delle Dolomiti, è stata inghiottita da una cortina di neve inesauribile queste ultime settimane. Le riprese della telecamera fissa di Flavio Tolin a Punta Penia, a 3.343 metri di altitudine, mostrano la capanna omonima completamente coperta da un manto bianco spesso e compatto. La neve si è accumulata anche sui pannelli fotovoltaici, testimonianza delle intense precipitazioni e dei venti impetuosi che hanno investito la zona. Secondo gli stimoli della webcam, i depositi di neve e ghiaccio sopra le strutture sono pari a circa 30-40 centimetri.Le immagini, pur essendo un po’ irreali, fanno dimenticare per un attimo lo scenario estivo del ghiacciaio in scioglimento e delle zone sassose e bruciate dal sole. Secondo l’analisi di Tolin, negli ultimi giorni le Dolomiti sono state travate da correnti umide meridionali che hanno portato vari momenti perturbati alternati a fasi di instabilità e rovesci sparsi in tutta la regione. La quota-neve è stata perlopiù superiore ai 2500 metri, ma nei punti più alti (2700-2800 metri circa) le nevicate sono avvenute con temperature inferiori agli zero gradi. Questo ha consentito al ghiaccio di mantenere i fiocchi asciutti.Un’altra caratteristica di questa fase meteorologica sono stati i venti impetuosi, che hanno soffiato a raffiche oltre 130 chilometri orari, mettendo a dura prova le strutture e rendendo più difficile l’accesso alle zone più isolate. L’accoppiata neve-vento è stata particolarmente intensa durante la fase più critica (giovedì pomeriggio/sera), quando grazie all’ingresso di aria più fresca si stima che sulla cima della Marmolada l’accumulo di neve fresca sia stato di 80-100 centimetri.
La Marmolada travolta dalla cortina di neve
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