La scia di devastazione lasciata dall’offensiva russa in Ucraina si allunga sempre più, come una ferita aperta e dolorosa che non sembra voler cicatrizzare. Ieri, il bieco attacco a Sumy ha lasciato un’impronta indelebile nella storia di questo Paese, con almeno 34 vittime e oltre 120 feriti, tra cui 15 bambini innocenti che hanno perso la loro vita tra le rovine. La notizia è stata confermata dalla portavoce del Servizio di emergenza statale nella regione di Sumy, Oleg Strelka, e riportata dall’importante fonte di informazione Ukrainska Pravda.La strage della domenica delle Palme, che si era scatenata nel cuore dell’Olanda, sembrava ancora lontana dalle scene di guerra che stanno devastando il continente, ma in realtà non c’è stata nessuna pausa nella furia dell’aggressione russa. I droni hanno continuato a svolazzare sul cielo di Odessa, colpendo anche un ospedale e facendo suonare le sirene di allarme nella città. La capitale Kiev e molte altre zone del Paese sono state messe in allerta, come se la guerra non avesse ancora mostrato tutta la sua furia.Ma è stato il presidente ucraino Zelensky a rompere gli incubi della popolazione, lanciando un appello chiaro e diretto ai potenti del mondo: “Solo un bastardo può fare una cosa simile!” le sue parole hanno gridato. E’ arrivato anche l’appello alla visitare il Paese, con l’intento di vedere la devastazione con i propri occhi e dare subito inizio ad un piano per fermare la guerra. La sua voce si è alzata anche nei confronti del presidente Usa Trump, che ha definito l’attacco “una cosa orribile” ed “un errore”, ma non sembra ancora disposto a mettere in campo i mezzi necessari per fermare il conflitto.Il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è espresso con tono duro, sottolineando la necessità di riprendere le trattative e trovare una via d’uscita dalla situazione. Mentre gli organi della ONU non hanno mancato di esprimersi sulle sofferenze del popolo ucraino.Perché questo è il messaggio che i bimbi morti alla domenica delle Palme ci stanno inviando: l’umanità deve ricordare il sacrificio di questi bambini innocenti e fermarsi a pensare al loro destino. La Russia ha scelto la guerra per risolvere le sue questioni, ma non è questo il momento di dimenticare gli aspetti umani che sono in gioco.Il presidente della Germania, Olaf Scholz, si è espresso con tono severo, definendo l’aggressione russa “un crimine di guerra”. La frase è stata ripresa anche dal segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres.
La Russia scatena una furia di morte in Ucraina, il mondo si solleva per fermare la carneficina.
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