La Commissione speciale dell’organizzazione dell’ONU, nel corso della riunione di ieri, mercoledì 11 dicembre, a Bogotà, ha iscritto nella lista dei beni immateriali dell’UNESCO l’Alpinismo, definito come “l’arte di scalare le montagne e le pareti rocciose, grazie a capacità fisiche, tecniche e intellettuali”.
Il percorso di candidatura, sostenuto in maniera sinergica da Italia, Francia e Svizzera, i tre Paesi uniti dalle montagne dove è nato l’Alpinismo, coordinato dai Comuni di Courmayeur e di Chamonix è iniziato nove anni fa.
Non possiamo che essere felici per questo prestigioso riconoscimento di un’attività nata tra le nostre montagne – commenta l’Assessore all’Ambiente, Risorse naturali e Corpo forestale Albert Chatrian – e che fa parte della cultura e delle tradizioni valdostane. Ai sindaci di Courmayeur e di Chamonix vanno le nostre congratulazioni e il nostro più sincero ringraziamento per l’impegno che hanno profuso per sostenere questa candidatura.
Questo riconoscimento, arrivato nella Giornata internazionale della Montagna, riveste un’importanza duplice: da un lato aumenta l’attenzione verso la montagna, ambiente da salvaguardare per via delle importanti evoluzioni dovute ai cambiamenti climatici, dall’altro ci auguriamo che possa rappresentare un tassello in più nel percorso dell’altra candidatura che stiamo portando avanti, quella del Monte Bianco come patrimonio culturale.
L’Alpinismo diventa patrimonio culturale dell’UNESCO
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