La crescente difficoltà nel garantire un’adeguata copertura del personale medico, un problema esacerbato durante i mesi estivi quando le esigenze di assistenza si intensificano, pone sfide significative per la continuità operativa dei servizi sanitari regionali. In risposta a questa problematica, l’Azienda Sanitaria Regionale del Molise (Asrem) ha recentemente emesso un bando volto a reclutare otto professionisti in qualità di liberi professionisti, con un incarico temporaneo della durata di sei mesi.La chiamata mira a coinvolgere specialisti in Anestesia e Rianimazione, un profilo professionale cruciale per la gestione di emergenze e procedure complesse. Per ampliare il bacino di potenziali candidati e mitigare l’impatto della carenza, l’avviso si rivolge anche a medici già in quiescenza, riconoscendo il valore dell’esperienza e della competenza maturata nel corso della carriera. L’obiettivo primario è rafforzare la presenza medica in aree strategiche del territorio regionale. Gli incarichi saranno distribuiti tra i reparti di Anestesia e Rianimazione degli ospedali di Campobasso e Isernia, centri di riferimento per l’assistenza ospedaliera, e saranno inoltre destinati a supportare l’attività del Centro Iperbarico di Larino, un’unità specializzata nella terapia iperbarica per patologie specifiche.Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di sforzi volti a garantire la sostenibilità del sistema sanitario regionale, evidenziando la necessità di adattare le strategie di reclutamento e di valorizzare il contributo di tutte le figure professionali, inclusi i medici pensionati, per assicurare un livello di assistenza adeguato alla popolazione. La misura riflette una comprensione della crescente pressione sul sistema sanitario, legata non solo alla stagionalità, ma anche all’invecchiamento della popolazione, all’aumento delle patologie croniche e alle mutate esigenze di cura, richiedendo un approccio flessibile e proattivo per affrontare le sfide future e preservare la qualità dei servizi offerti. L’Asrem intende, attraverso questa iniziativa, non solo coprire le immediate necessità di personale, ma anche gettare le basi per una riflessione più ampia sulla programmazione delle risorse umane nel sistema sanitario regionale.