Il Summit Fps2025 – Future Proof Society ha rappresentato un catalizzatore di idee e una piattaforma di dialogo tra oltre 60 relatori, generando un’eco significativa che ha risuonato per tre giorni a L’Aquila, trasformandola in un crocevia internazionale di pensiero strategico e innovazione. I dati – che attestano 1.200 iscritti, 650 partecipanti attivi, 726 utenti unici e un totale di 2.069 presenze – sono un indicatore tangibile dell’interesse e dell’urgenza che permea le tematiche affrontate. L’iniziativa, animata dalla visione imprenditoriale di Alessandro Tommasi, ha trascendido i confini disciplinari, abbracciando un ventaglio di argomenti cruciali per la comprensione e la gestione del futuro.L’apertura del Summit, affidata alla pluripremiata giornalista Anne Applebaum, ha immediatamente inquadrato il contesto geopolitico con un’analisi lucida e inquietante sull’evoluzione delle autocrazie. Lungi dall’immagine stereotipata di un regime autocratico centrato su una singola figura dominante, Applebaum ha evidenziato la sofisticata rete di interdipendenze che lega oggi finanza, sicurezza e sorveglianza, un sistema volto a consolidare potere e accumulare ricchezza a spese della libertà e della democrazia. Questa constatazione ha posto le basi per un dibattito serrato sull’impatto della tecnologia, analizzato con acume da Benedict Evans, il quale ha messo in luce le contraddizioni e le incertezze che caratterizzano l’era digitale. Un fil rouge che ha attraversato l’intero Summit è stato il tema energetico e ambientale. Chicco Testa ha sottolineato l’inadeguatezza di approcci frammentati e localistici, invitando a una visione più ampia e integrata. Questa prospettiva è stata ripresa da Luca Mastrantonio, CEO di Nuclitalia, che ha promosso l’adozione di un mix energetico pragmatico, capace di bilanciare sostenibilità e affidabilità. Michael Liebreich, fondatore di Bloomberg New Energy Finance, ha fornito una valutazione realistica delle tecnologie emergenti, smontando illusioni e stimolando una riflessione concreta sulle sfide da affrontare. La dimensione ambientale si è naturalmente connessa a quella territoriale, con gli interventi di Giulio Boccaletti (CMCC), che ha delineato scenari climatici complessi, e Gianluca Ansalone (Novartis), che ha affrontato le implicazioni socio-economiche della transizione ecologica.Il progresso scientifico e biomedico, con l’intervento di Ilaria Capua, ha evidenziato il potenziale accelerante dell’intelligenza artificiale, capace di ottimizzare lo sviluppo di nuovi antibiotici e di rivoluzionare la ricerca medica. Tuttavia, Meredith Whittaker (Signal) ha sollevato questioni cruciali sui diritti e sull’etica della tecnologia, invitando a un approccio consapevole e responsabile.L’onore di ospitare un evento di tale portata è stato espresso dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che ha sottolineato l’ambizione della città, Capitale italiana della Cultura 2026, di divenire un laboratorio di innovazione e coesione sociale, un luogo dove idee e persone possono incontrarsi e costruire un futuro più resiliente e sostenibile. Il Summit Fps2025 non è stato semplicemente un evento, ma un seme piantato nel terreno fertile dell’Aquila, destinato a germogliare e a nutrire nuove prospettive e iniziative per affrontare le sfide del nostro tempo.
Summit FPS2025: L’Aquila al centro del futuro globale.
Pubblicato il
