L’Università degli Studi di Teramo ha onorato Milo Manara con la laurea *honoris causa* in Media, Arti e Culture, un riconoscimento che trascende il semplice tributo a un artista di fama internazionale, ma che si configura come una dichiarazione di principi fondamentali per l’istituzione accademica: la salvaguardia della libertà intellettuale e artistica, baluardo imprescindibile contro ogni forma di controllo e censura.
Come ha sottolineato il rettore Christian Corsi durante la cerimonia, l’omaggio a Manara rappresenta un’occasione per riaffermare l’impegno a sostenere un linguaggio capace di superare le barriere generazionali, innovando le forme narrative e alimentando il pensiero visivo contemporaneo.
La decisione di premiare Manara, illustrato da una *laudatio* di Stefano Traini, ordinario di Filosofia e teoria dei linguaggi, non è casuale.
Riconosce il suo contributo cruciale nell’elevare il fumetto a espressione artistica di pari dignità rispetto alle arti tradizionali, un percorso che ha visto Manara protagonista nel proiettare l’eccellenza italiana in un panorama globale.
L’artista, visibilmente commosso, ha sottolineato come questo onore non fosse tanto un riconoscimento personale, quanto un tributo all’intera categoria dei fumettisti e al medium stesso, spesso relegato a forme di intrattenimento di serie B.
Nella sua *lectio magistralis*, Manara ha ripercorso il suo percorso professionale, richiamando con affetto l’esperienza condivisa con Hugo Pratt, figura di riferimento che ha plasmato la sua visione dell’arte narrativa.
Ha insistito sull’efficacia intrinseca del fumetto nel veicolare significati complessi, un mezzo espressivo che, pur evolvendosi con i tempi, conserva la sua immediatezza e la sua capacità di ancorarsi alla realtà.
Un punto chiave sollevato da Manara è l’importanza di navigare con consapevolezza le acque spesso torbide del “politicamente corretto”.
Il fumetto, per sua stessa natura, si presta a forme di trasgressione, a provocazioni che, proprio grazie alla sua velocità di esecuzione e alla sua relativa autonomia creativa, possono eludere le più rigide forme di controllo ideologico.
La libertà artistica, in questo contesto, non è un privilegio, ma una responsabilità.
Il riconoscimento dell’Università di Teramo non si limita a celebrare l’abilità tecnica e la creatività di Manara, ma proietta una luce più ampia sul valore culturale del fumetto, un linguaggio che ha conquistato spazio in musei, biblioteche, università e cineteche, dimostrando la sua capacità di stimolare la conoscenza, la libertà di pensiero e l’immaginazione.
Manara, con le sue opere, ha contribuito a demolire le barriere che separavano il fumetto dal mondo delle “arti maggiori”, aprendo nuove prospettive per la comunicazione visiva e l’espressione artistica contemporanea.
È un’eredità preziosa per le future generazioni di artisti e comunicatori.






