domenica 7 Settembre 2025
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Rigenera Festival: Teatrando il mito, donne e potere nel Gran Sasso.

Nel cuore pulsante del Gran Sasso, a Calascio, si dispiega un’esperienza unica: un laboratorio teatrale residenziale che interroga le radici profonde del conflitto tra maschile e femminile, scavando nell’eco delle tragedie greche.

Il Rigenera Festival, ospitato nel suggestivo Convento di Santa Maria delle Grazie, un gioiello architettonico del 1594, offre un crocevia di discipline – letteratura, narrazione, formazione – dove la ricerca teatrale si fonde con la sperimentazione scenica.

Il fulcro dell’iniziativa, curata da Antonia Renzella e Alessio De Caprio, è la rilettura trasgressiva di figure femminili iconiche: Clitemnestra, Medea ed Elena.
Non si tratta di eroine convenzionali, ma di personaggi che, nel contesto della tragedia greca, osarono sfidare le rigide strutture del potere patriarcale, esprimendo passioni intense, rivendicando la propria autonomia e mettendo in discussione i codici sociali dell’epoca.
Il laboratorio non si limita a una semplice esecuzione di testi classici; si propone come un percorso di indagine antropologica e psicologica.

Attraverso un processo creativo partecipativo, i laborantisti – provenienti da diverse regioni d’Italia – esplorano le atmosfere, le dinamiche e le complessità drammaturgiche che animano queste figure, interrogandosi sul significato intrinseco del mito e sulla sua persistente attualità.

“Il teatro, per i Greci, rappresentava una valvola di sfogo per istinti primordiali, uno spazio per la catarsi, per la purificazione dell’anima”, spiega Antonia Renzella.
“In un’epoca segnata da una crescente sensibilità verso la parità di genere e dalla tragica realtà del femminicidio, ho voluto affrontare l’origine del patriarcato proprio attraverso queste figure marginali, queste donne che si ribellano.
Il mito, come collettivo inconscio, continua a riverberarsi nel nostro presente, offrendo chiavi di lettura per comprendere il complesso rapporto tra uomini e donne, un rapporto ancora troppo spesso segnato da conflitti e disuguaglianze.

“L’esperienza formativa si arricchisce di un contesto ambientale di straordinaria bellezza.
L’ambientazione del laboratorio, un convento rinascimentale immerso nel paesaggio montano, offre un senso di isolamento e concentrazione privilegiato.

La possibilità di passeggiare all’alba alla Rocca di Calascio, contemplando la maestosità del Gran Sasso, aggiunge un valore inestimabile all’iniziativa, creando un legame profondo tra l’arte, la natura e la cultura locale.

Il progetto si inserisce nel più ampio percorso di rigenerazione culturale, sociale ed economica “Rocca Calascio – Luce d’Abruzzo”, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e artistico del territorio e di promuovere la partecipazione attiva della comunità.

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