Le amministrazioni comunali abruzzesi, attraverso l’Associazione di Autonomie Locali Italiane (ALI) Abruzzo, esprimono forte sostegno alla richiesta di una sospensione temporanea dei pedaggi lungo i tratti dell’autostrada A14 attualmente oggetto di interventi infrastrutturali.
Il presidente ALI Abruzzo, Angelo Radica, sottolinea la condivisione delle posizioni dei sindaci D’Alberto e Dell’Orletta, i quali rappresentano comuni membri dell’associazione, evidenziando una problematica che si protrae nel tempo e che impatta direttamente sulla qualità della vita dei cittadini e sullo sviluppo economico del territorio.
L’inerzia dei lavori, combinata con prolungati periodi di significativa riduzione della fluidità del traffico, genera un complesso di conseguenze negative che vanno ben oltre il mero disagio della mobilità.
I sindaci e le amministrazioni comunali coinvolte, profondamente consapevoli della gravità della situazione, segnalano con crescente allarme le ripercussioni sulla vivibilità dei centri abitati.
L’aumento del traffico veicolare alternativo, forzato dalle interruzioni autostradali, aggrava i problemi di inquinamento atmosferico e acustico, con effetti tangibili sulla salute pubblica.
Parallelamente, l’intensificazione del flusso di mezzi pesanti su strade comunali, spesso non progettate per sostenere un carico di traffico così elevato, determina un’accelerazione del degrado delle infrastrutture stradali, con conseguenti costi di manutenzione crescenti.
La situazione attuale, frutto di una complessa combinazione di fattori, richiede un intervento di portata nazionale.
L’ALI Abruzzo sollecita pertanto la Regione Abruzzo ad assumere un ruolo proattivo, portando le istanze delle amministrazioni locali direttamente all’attenzione del Governo centrale.
La sospensione dei pedaggi, pur rappresentando un sollievo immediato per gli utenti, e l’accelerazione dei lavori, fondamentali per il ritorno alla piena operatività dell’autostrada, sono azioni che necessitano di un corposo stanziamento di risorse finanziarie.
L’associazione sottolinea la necessità di una programmazione pluriennale, con obiettivi chiari e verificabili, che tenga conto non solo degli interventi strutturali necessari, ma anche della minimizzazione degli impatti negativi sulla comunità locale.
Si auspica, inoltre, un maggiore coinvolgimento delle rappresentanze degli utenti e delle associazioni di categoria nella definizione delle priorità e nel monitoraggio dell’andamento dei lavori, al fine di garantire una gestione più trasparente ed efficace.
La questione, infatti, si configura come una sfida cruciale per lo sviluppo sostenibile del territorio abruzzese e per la tutela del suo patrimonio infrastrutturale.







