Il 39,6% delle donne senza figli (età compresa tra i 18 e i 49 anni) ritiene che la maternità possa rappresentare un ostacolo significativo, se non addirittura una minaccia, per la loro permanenza o ingresso nel mercato del lavoro. Questo dato emerge dal Rapporto Plus 2023 dell’Inapp, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche. In particolare, il timore aumenta considerevolmente abbassando la fascia di età: quasi la metà delle donne tra i 18 e i 24 anni (il 49,9%) considera il diventare madre come uno svantaggio in ambito lavorativo.Anche le madri con almeno un figlio non sono immune da queste preoccupazioni: infatti, il 30,5% di loro vede una ulteriore gravidanza come un limite alle proprie opportunità lavorative. Questo confrontato con solo il 12,1% dei padri che ha una simile percezione. Le analisi condotte evidenziano come le decisioni legate alla procreazione siano spesso influenzate da fattori esterni che possono condizionare pesantemente le scelte individuali.La gravidanza e la nascita di un figlio vengono considerate fonte di preoccupazione in quanto potenziali elementi di rischio per lo sviluppo della carriera professionale e delle opportunità lavorative, soprattutto per i giovani, le donne e coloro che sono attivamente alla ricerca di un impiego. Questa situazione mette in luce la necessità di promuovere politiche aziendali e sociali che favoriscano una maggiore conciliazione tra vita familiare e professionale, al fine di garantire pari opportunità a tutti i soggetti coinvolti nel mondo del lavoro.
“Le donne senza figli e le madri: ostacoli alla carriera lavorativa”
Date: