Il debito pubblico italiano continua a crescere, raggiungendo livelli preoccupanti mentre le spese militari rimangono limitate al 2% del PIL.
La tensione geopolitica tra i Paesi della Nato e Mosca ha innescato una corsa al riarmo che potrebbe avere conseguenze devastanti sull’economia e sulla coesione sociale. Secondo gli esperti, l’aumento delle spese militari potrebbe complicare ulteriormente la già precaria situazione debitoria di molti Stati membri, mettendo a rischio il loro profilo di credito. In particolare, Spagna e Italia sono identificate come i Paesi più vulnerabili a questa escalation armamentistica, poiché presentano significativi gap nella spesa per la difesa rispetto agli obiettivi stabiliti dalla Nato e un basso sostegno popolare ad ulteriori aumenti di bilancio per le forze armate. Questa situazione potrebbe alimentare ulteriori tensioni sociali all’interno dei due Paesi e minare la stabilità economica dell’intera regione. È quindi fondamentale trovare soluzioni diplomatiche per ridurre le tensioni e promuovere il dialogo tra le parti coinvolte, al fine di evitare una spirale incontrollata di riarmo e conflitto che potrebbe avere conseguenze disastrose per tutti.