La piazza finanziaria italiana è in fermento. Le quotazioni degli indici di riferimento, tra cui lo Ftse Mib, hanno risentito della nuova tendenza del mercato, attestandosi sui livelli dell’agosto 2024 con un decremento dello 0,7% a 32.270 punti. La situazione è ulteriormente enfatizzata dallo spread tra i titoli di stato italiani e tedeschi, che ha registrato un aumento di 11 punti base per raggiungere quota 130 punti. In tale contesto, la domanda di investimenti si è concentrata sui titoli più sicuri e stabili. A confermare questo trend sono i dati in rilievo per il decennale italiano, che presenta un rendimento del 3,73%, mentre il bond tedesco registra una diminuzione del suo rendimento del 14% a quota 2,43%.Non solo: gli azionisti hanno registrato pesanti perdite rispetto al valore attuale. Leonardo, che ha avuto difficoltà ad inserirsi sul mercato, risulta essere uno dei colpiti con un decremento del 16,4%. Iveco si colloca poco dietro a questo dato con una perdita del 11,2%.Ecco come sono andate le cose per le banche: Popolare di Sondrio registra il peggiore risultato con una riduzione del 12%, seguita da Mp e Banco Bpm che subiscono un calo rispettivamente del 11,2% e dell’10,7%.Per quanto riguarda i titoli azionari, si segnala l’8,5% di svalutazione registrato da Unipol, seguito dai 9,3% di Prysmian ed un ulteriore 7,5% di Saipem.
Mercati finanziari in fibrillazione: Ftse Mib e spread in forte calo
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