lunedì 6 Ottobre 2025
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La Statale per la Pace: Un Anno di Riflessioni e Eventi

L’Università degli Studi di Milano assume un ruolo attivo e proattivo nel panorama culturale e sociale, lanciando l’iniziativa “La Statale per la Pace”.
Più che una semplice dichiarazione di intenti, si tratta di un impegno strutturato volto a creare uno spazio multidisciplinare di riflessione critica e dialogo costruttivo sui temi della pace, aperto alla comunità accademica e all’intera cittadinanza.

Il progetto si configura come un vero e proprio percorso intellettuale, articolato in un ricco calendario di eventi che si estende da ottobre 2025 a gennaio 2026.
Un palinsesto denso, composto da oltre cento eventi – lezioni universitarie, proiezioni cinematografiche, presentazioni di opere letterarie – che si avvale del contributo di numerosi docenti provenienti da diverse aree disciplinari.

L’obiettivo primario è fornire strumenti interpretativi complessi e condivisi per analizzare le sfide geopolitiche contemporanee, decostruendo narrazioni semplicistiche e promuovendo una comprensione profonda delle cause profonde dei conflitti.
La rettrice Marina Brambilla sottolinea il ruolo intrinseco delle Università come fucine di pace.

Le istituzioni accademiche, per loro stessa natura, incarnano i principi di libertà intellettuale e progresso, condizioni imprescindibili per la costruzione di un mondo pacifico.
La conoscenza, prodotta e diffusa liberamente, è un antidoto potente contro l’ignoranza e i pregiudizi, spesso alla base delle tensioni e delle violenze.
L’iniziativa non si limita a un’auspicio idealistico, ma si concretizza in un’azione quotidiana, un impegno a trasformare l’aspirazione alla pace in una determinazione operativa.
La rettrice invita a integrare la riflessione sulla pace come elemento fondamentale di ogni percorso formativo, promuovendo una crescita personale consapevole delle responsabilità globali.
La pace non è un concetto astratto, ma un imperativo etico che richiede un’azione responsabile e un costante impegno per la giustizia sociale.
Il progetto è promosso da Silvia Romani, delegata ai rapporti con l’editoria e al public engagement, e da Roberto Cornelli, primo delegato dell’Ateneo con responsabilità specifiche in didattica, ricerca e terza missione in ambito di pace e giustizia sociale.

Cornelli ricopre inoltre il ruolo di referente per RUniPace, la rete delle Università Italiane per la Pace, di cui l’Ateneo fa parte dal 2019, sottolineando l’impegno dell’istituzione in un contesto nazionale e internazionale.

L’avvio ufficiale dell’iniziativa è segnato da un concerto di musica classica dedicato alla pace, un momento di elevazione spirituale e artistica.

Un ciclo di proiezioni cinematografiche, incentrate su temi legati al conflitto e alla riconciliazione, accompagnerà l’intera durata del programma.

Parallelamente, a partire dal 15 ottobre e fino al 4 febbraio, si svolgeranno presentazioni di libri che offriranno prospettive innovative e approfondimenti critici sulle dinamiche della pace e della guerra, invitando a una riflessione critica sul ruolo della letteratura e della cultura nella costruzione di un futuro più giusto e pacifico.
L’iniziativa si propone quindi come un vero e proprio laboratorio di idee, un luogo di incontro e di scambio per studenti, docenti e cittadini, con l’ambizione di contribuire attivamente alla promozione di una cultura della pace e della giustizia sociale.

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