L’assemblea dei magistrati, guidata dal presidente dell’Anm Cesare Parodi, ha manifestato in un sit-in a Milano, una protesta pacifica e simbolica, con la Costituzione italiana eretta a vessillo. L’azione non si configura come una battaglia per la tutela esclusiva della magistratura, bensì come un’urgente difesa dei principi cardine che fondano una società democratica, attualmente minacciati da una riforma costituzionale in discussione al Senato. L’iniziativa testimonia una profonda preoccupazione per le implicazioni che la proposta di modifica, promossa dal Ministro Nordio, potrebbe avere sul delicato equilibrio dei poteri e sull’autonomia del sistema giudiziario.La riforma, percepita come un’espressione di una diffusa sfiducia verso la magistratura, solleva interrogativi cruciali sul ruolo del giudice e sulla sua indipendenza. Alcuni articoli proposti sembrano suggerire una tendenza a delegittimare l’operato dei magistrati, suscitando un profondo dissenso all’interno della comunità giudiziaria. La mobilitazione dell’Anm non è un atto di ostilità, ma una vibrante affermazione della propria integrità e del proprio impegno verso la giustizia. I magistrati sottolineano di non aver mai intrapreso un conflitto con altri poteri dello Stato e di non volerne intraprenderne uno, ma contestano l’erosione di prerogative fondamentali che ne limitano l’operato e ne compromettono l’autonomia.Al di là della specifica questione della separazione delle carriere, la riforma costituzionale apre un dibattito più ampio sulla percezione della magistratura all’interno della società e sui tentativi di influenzarne l’operato. Il sit-in rappresenta un monito: la riforma non riguarda solo la professione forense, ma incide sul tessuto stesso della democrazia, mettendo a rischio l’imparzialità della giustizia e la garanzia dei diritti dei cittadini. La Costituzione, strumento di equilibrio e fondamento dei valori repubblicani, è il punto di riferimento imprescindibile per valutare l’opportunità e la legittimità di qualsiasi intervento legislativo che investa il sistema giudiziario. La protesta dell’Anm si pone, quindi, come un appello alla riflessione e al rispetto dei principi costituzionali, a tutela di una giustizia indipendente e al servizio della collettività.
Magistrati in sit-in: difesa della Costituzione e dell’autonomia giudiziaria
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