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Marnate e Castellanza: Tentato Femminicidio, Arrestato un Uomo

Un drammatico episodio di violenza domestica ha sconvolto la tranquilla cornice di Marnate e Castellanza, in provincia di Varese, culminando nell’arresto di un uomo di 33 anni, accusato di tentato femminicidio.
La vicenda, densa di elementi di profonda sofferenza e potenziale irreversibilità, mette in luce la persistente gravità del fenomeno della violenza di genere e le sue ripercussioni devastanti sulle vittime e sulla comunità.
Secondo le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio, l’uomo, precedentemente legato sentimentalmente alla donna di 24 anni, si è presentato inatteso presso l’abitazione di Castellanza dove la giovane risiedeva con le sue due figlie minori.

La separazione, apparentemente recente, non sembra aver placato l’ossessione dell’uomo, spinto a recarsi a casa dell’ex convivente nonostante il rifiuto di quest’ultima.

La dinamica dell’aggressione si è sviluppata in maniera violenta e premeditata.
Superando una finestra, l’uomo è entrato in contatto con la donna, scatenando un acceso conflitto verbale.
L’escalation della tensione ha portato l’uomo a impossessarsi di un coltello da cucina, strumento che avrebbe poi utilizzato per compiere l’aggressione.
Inseguendo la donna, che tentava disperatamente di fuggire in cortile, l’uomo l’ha raggiunta inferendole diverse coltellate.
Le ferite, particolarmente gravi, hanno colpito le braccia e, in modo allarmante, il collo e un rene, mettendo a rischio la vita della giovane.

L’intervento tempestivo dei vicini, che hanno lanciato un allarme, ha permesso l’arrivo dei soccorsi e delle forze dell’ordine.
La vittima è stata immediatamente trasportata in ospedale, dove è stata sottoposta a interventi d’urgenza e attualmente si trova in prognosi riservata, sebbene non verserebbe in pericolo di vita.
L’aggressore, nel tentativo di eludere la cattura, si è recato presso l’ospedale Humanitas Mater Domini di Castellanza, dove ha ricevuto cure per una ferita alla mano, apparentemente autoinflitta durante l’aggressione.

L’arresto dell’uomo, in attesa di giudizio, è avvenuto proprio presso la struttura ospedaliera, dove è stato piantonato.
Le prime indagini non hanno rivelato denunce pregresse di violenza all’interno della coppia, sollevando interrogativi sulla potenziale assenza di segnali di allarme premonitori e sulla complessità dell’individuazione di comportamenti aggressivi latenti.
Questo tragico episodio ripropone l’urgenza di rafforzare le misure di prevenzione e protezione per le donne vittime di violenza, promuovendo la sensibilizzazione e l’educazione al rispetto all’interno delle relazioni, e garantendo un supporto psicologico e legale adeguato a coloro che si trovano in situazioni di pericolo.

La gravità del fenomeno richiede un impegno costante da parte delle istituzioni, delle forze dell’ordine e della società civile per contrastare la cultura della violenza e tutelare la dignità e la sicurezza delle donne.

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