L’arrivo in Italia di tre minori provenienti da Gaza, accolti per ricevere cure specialistiche, rappresenta un atto di umanità e un impegno concreto di Regione Lombardia. Dopo un primo periodo di ambientamento, le loro famiglie hanno trascorso la prima notte in ambiente ospedaliero, un momento delicato mitigato dalla professionalità e dalla sensibilità del personale sanitario. Guido Bertolaso, assessore al Welfare lombardo, ha personalmente verificato le condizioni dei piccoli, ribadendo l’importanza di questa missione umanitaria.Questo gesto si inserisce in un percorso di assistenza già in atto, proseguito con l’accoglienza di questi tre nuovi pazienti, che si sommano agli undici precedentemente arrivati in Lombardia tra febbraio e maggio. Il percorso di cura che li attende è complesso e multidisciplinare, mirato a rispondere alle specifiche esigenze di ciascun bambino, tenendo conto delle profonde cicatrici fisiche e psicologiche inferte dal conflitto.Adam, undicenne con lesioni agli arti, è assistito presso l’ospedale Niguarda di Milano, dove un team di specialisti si occupa della sua riabilitazione e del supporto necessario per affrontare il lungo percorso di guarigione. Parallelamente, una quindicenne con gravi lesioni al torace e fratture multiple riceve le cure intensive e i trattamenti specifici necessari al Policlinico di Milano. La dodicenne, affetta da fratture complesse, è stata affidata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove un team esperto si dedica alla sua assistenza e al suo percorso di recupero.L’operazione, coordinata da Areu (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza), testimonia una rete di solidarietà e competenza che coinvolge professionisti sanitari, volontari e istituzioni. Oltre alle cure mediche, un’attenzione particolare è rivolta al supporto psicologico, essenziale per affrontare i traumi vissuti e favorire un ritorno alla normalità, seppur in un contesto segnato da eventi drammatici. Questa iniziativa non è solo un atto di assistenza medica, ma un segnale di speranza e di impegno per un futuro in cui i diritti dei bambini, anche quelli nati in zone di conflitto, siano tutelati e garantiti. Il percorso di cura sarà monitorato attentamente per assicurare il miglior supporto possibile a questi piccoli pazienti e alle loro famiglie, offrendo loro un rifugio sicuro e l’opportunità di ricostruire le loro vite.
Minori di Gaza: Lombardia, cura e speranza per tre c.
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