La vicenda giudiziaria riguardante la tragica scomparsa di Chiara Poggi a Garlasco, un caso che ha profondamente segnato l’opinione pubblica e che ha visto una complessa e tormentata iter processuale, si arricchisce di un nuovo elemento chiave: l’ingresso di un esperto indipendente, Luigi Bisogno, ex ispettore superiore della Polizia di Stato, affiancherà l’ex comandante del Ris dei carabinieri Luciano Garofano nella difesa di Andrea Sempio, recentemente iscritto nel registro degli indagati. Questa nomina strategica, decisa dai legali Massimo Lovati e Angela Taccia, si configura come un tassello cruciale in vista dell’imminente incidente probatorio, un’analisi forense di ampia portata che mira a chiarire aspetti cruciali rimasti oscuri per oltre sedici anni.L’inserimento di un consulente dattiloscopico di tale spessore riflette la complessità scientifica e legale del caso, in cui l’attendibilità delle prove raccolte e la loro interpretazione continuano a generare controversie. Bisogno, con il suo ventennio di esperienza presso il Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica di Napoli, portatore di una profonda competenza nell’analisi di scene del crimine e nell’identificazione di tracce biologiche, contribuirà a valutare lo stato di conservazione delle prove materiali, in particolare le fascette contenenti le impronte repertate nel 2007. La sua perizia sarà fondamentale per accertare eventuali alterazioni o contaminazioni che potrebbero compromettere l’integrità dei reperti.L’incidente probatorio, oltre alle analisi genetiche già previste, si concentrerà anche sulla valutazione della corretta procedura seguita nella raccolta e conservazione delle impronte digitali. Questa indagine approfondita si rende necessaria poiché la difesa di Sempio aveva precedentemente espresso riserve sull’affidabilità delle prove dattiloscopiche, in particolare sull’identificazione della controversa “traccia 33”, la cui attribuzione all’indagato ha riacceso il dibattito pubblico e ha portato alla riapertura del fascicolo investigativo.La nomina del consulente non si limita all’ambito dell’incidente probatorio; Bisogno sarà incaricato di fornire una consulenza specifica sulla questione delle impronte, lavorando in parallelo con le valutazioni già condotte dalla Procura. La sua analisi indipendente permetterà di fornire una prospettiva critica e potenzialmente alternativa rispetto alle conclusioni finora raggiunte, contribuendo a delineare un quadro più completo e accurato degli eventi che hanno portato alla tragica scomparsa di Chiara Poggi. La vicenda, costellata di errori procedurali e interpretazioni controverse, richiede una revisione scientifica rigorosa e imparziale, a garanzia di un processo equo e trasparente.
Nuovo colpo di scena nel caso Poggi: entra in scena un esperto forense.
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