Le indagini sulla tragica vicenda di Chiara Poggi, ancora avvolta da un alone di incertezze, si arricchiscono di un approccio investigativo tecnologicamente avanzato. Un team specializzato del Raggruppamento Scientifico dei Carabinieri (RIS), delegato dalla Procura della Repubblica di Pavia, sta operando nella residenza dei Poggi a Garlasco, sfruttando strumenti all’avanguardia per creare una ricostruzione virtuale tridimensionale dell’immobile.L’intervento, come riportato da fonti giornalistiche, mira a superare i limiti delle tradizionali tecniche di rilevamento della scena del crimine. L’impiego di scanner laser e droni non si limita a documentare lo stato dei luoghi, ma consente di generare un modello digitale estremamente dettagliato, capace di preservare e analizzare la scena in modo inedito.Questo processo di digitalizzazione offre diverse opportunità. In primis, la possibilità di analizzare con precisione le tracce ematiche, ricostruendone la traiettoria e contribuendo a chiarire la dinamica dell’omicidio. L’ambiente virtuale permette di manipolare la scena, sperimentando diverse ipotesi e verificandone la coerenza con gli elementi fisici rinvenuti.Oltre alla ricostruzione della scena del crimine, l’approccio tridimensionale facilita la visualizzazione e la condivisione delle informazioni tra i diversi attori coinvolti nelle indagini: pubblico ministero, avvocati, consulenti tecnici e, in futuro, eventualmente la corte. La chiarezza e la completezza della documentazione, resa possibile da questa tecnica, contribuiscono a una più accurata valutazione delle prove e a una maggiore trasparenza del processo.L’utilizzo di tecnologie avanzate come lo scanning laser e i droni nel contesto di un’indagine complessa come quella di Chiara Poggi sottolinea l’evoluzione delle tecniche investigative e la crescente importanza della scienza forense nella ricerca della verità giudiziaria. Il modello 3D non è solo una rappresentazione virtuale, ma uno strumento cruciale per analizzare i dettagli, testare le ipotesi e, auspicabilmente, contribuire a fare luce su un caso che continua a interrogare l’opinione pubblica. La meticolosità dell’operazione riflette la volontà di escludere ogni margine di errore e di perseguire la giustizia con la massima accuratezza scientifica.