Il 16 ottobre si accende a Monza la sesta edizione del Festival della Poesia e delle Arti, un evento quadriennale promosso dalla Casa della Poesia di Monza e dal Parco Letterario Regina Margherita e Parco Valle Lambro, sotto il prestigioso egizio del Comune di Monza.
Quest’anno, il festival si fa eco a un’urgenza globale: la cultura di pace.
In un’epoca segnata da tensioni geopolitiche, polarizzazioni ideologiche e fratture sociali, l’arte e la parola poetica si configurano non come semplici espressioni estetiche, ma come potenti strumenti di riconciliazione, ponti tra culture diverse e voci che alzano un coro di unità, superando le divisioni.
Come affermava Pablo Neruda, il poeta è plasmato dalla pace tanto quanto il pane dalla farina: una metafora che sottolinea l’indissolubile legame tra creazione artistica e armonia sociale.
La cerimonia inaugurale, giovedì 16 alle ore 18 al Teatro Binario 7, sarà un momento di riflessione e ispirazione grazie alla proiezione del documentario ‘Il futuro in una poesia’, frutto della collaborazione tra Zeroconfini onlus e Antonica.
A seguire, una tavola rotonda con la regista Donatella Baglivo e alcuni dei poeti protagonisti del film, Massimo Morasso, Gianpaolo Mastropasqua, Giancarlo Pontiggia e Antonetta Carrabs, offrirà spunti di approfondimento e dialogo.
L’introduzione all’evento sarà affidata ad Elisabetta Motta, figura chiave nell’organizzazione del festival.
Il filo conduttore della cultura di pace si snoda anche attraverso incontri di profonda rilevanza storica e civile.
Venerdì 17, alle ore 10.30, lo spazio Manzoni ospiterà un dialogo inedito e toccante sulla giustizia riparativa, con la partecipazione di Franco Bonisoli, figura centrale nel contesto delle Brigate Rosse, e Giovanni Ricci, figlio dell’agente di scorta vittima del rapimento di Aldo Moro.
Questo incontro, pensato specificamente per il pubblico studentesco dei licei, mira a stimolare una riflessione critica e costruttiva sul perdono, la memoria e la riconciliazione, affrontando temi complessi con delicatezza e rispetto.
La terza giornata, sabato 18 alle ore 18.30, si svolgerà nella suggestiva Sala d’onore della Villa Reale di Monza e sarà interamente dedicata a San Francesco d’Assisi, figura emblematica di pace, umiltà e amore per la natura.
La presenza di Davide Rondoni, presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte del santo, arricchirà l’evento con approfondimenti sulla sua eredità spirituale e il suo messaggio universale.
Il festival culmina domenica 19 alle ore 21 nella maestosa Sala da Ballo della Reggia di Monza, con un ‘Concerto per la Pace’.
Un’esperienza musicale unica e commovente vedrà il maestro compositore Vincenzo Zitello all’arpa e Fulvio Renzi al violino, intessere melodie evocative e significative.
La direzione artistica del Festival, affidata a Antonetta Carrabs ed Elisabetta Motta, ha saputo creare un programma che unisce poesia, musica, storia e riflessione, offrendo al pubblico un percorso emozionante e stimolante.
Tutti gli eventi del Festival sono ad ingresso gratuito, ma la prenotazione è obbligatoria, testimoniando l’alto gradimento e l’interesse suscitato da questa importante iniziativa culturale.