In Lombardia, il tessuto musicale locale si rivela un vibrante ecosistema di tradizione e innovazione, incarnato dalle 450 bande musicali disseminate in 407 comuni, un patrimonio umano di oltre 24.000 persone tra soci, musicisti, allievi e collaboratori.
La Giunta Regionale, guidata dall’Assessore alla Cultura Francesca Caruso, riconosce il valore intrinseco di queste realtà e, in linea con la nuova legislazione regionale, stanzia 650.000 euro attraverso un bando dedicato al 2025.
Questa iniziativa non si configura semplicemente come un sostegno finanziario, ma come un atto di valorizzazione di un’eredità culturale immateriale.
Le bande, i cori, le fanfare e i gruppi folk rappresentano veri e propri laboratori sociali, luoghi di trasmissione di conoscenze musicali, di formazione del senso di appartenenza e di costruzione dell’identità comunitaria.
La volontà dell’amministrazione regionale è quella di fornire un supporto mirato, attraverso criteri chiari, trasparenti e rispondenti alle esigenze concrete delle realtà sul campo.
Il bando, imminente, si articola in due macro-aree di finanziamento.
La prima, da 300.000 euro, è destinata alla promozione di attività musicali: concerti, rassegne, corsi di formazione, eventi dedicati al pubblico e all’ampliamento del repertorio, attraverso l’acquisizione di partiture e l’aggiornamento delle divise.
La seconda, con 350.000 euro, mira a rafforzare le infrastrutture musicali: l’acquisto di strumenti, l’innovazione tecnologica attraverso attrezzature audio e sceniche, l’adeguamento degli spazi dedicati alle prove e, in alcuni casi, la creazione di nuove sedi.
I destinatari del bando sono molteplici: i Comuni, custodi delle bande civiche non autonome; le associazioni musicali che operano senza scopo di lucro, pilastri del tessuto sociale; e le federazioni di settore, che rappresentano un punto di riferimento per la crescita e l’evoluzione delle bande musicali lombarde.
Per garantire equità e tempestività, la procedura sarà a sportello, con valutazione cronologica delle domande fino all’esaurimento delle risorse disponibili.
L’analisi del panorama lombardo rivela la natura prevalentemente associativa di queste realtà: il 43% si identifica come associazioni culturali, il 23% come associazioni di promozione sociale, testimoniando un forte legame con il territorio e con i suoi abitanti.
La quasi totalità (68,6%) delle sedi opera in spazi concessi dai Comuni, sottolineando una partnership consolidata tra istituzioni e associazioni.
I bilanci, generalmente modesti, attestano l’impegno volontario e la sostenibilità economica basata sull’autofinanziamento e il supporto locale.
Nonostante un’adesione significativa all’albo comunale (67%), la presenza nel Registro Unico del Terzo Settore risulta ancora limitata, indicando un’opportunità di sviluppo per l’accesso a risorse aggiuntive e il rafforzamento della governance.
La presenza di scuole musicali interne (12%) e la vivace attività sui social media (395) testimoniano l’impegno verso le nuove generazioni e la capacità di comunicare e raggiungere un pubblico ampio e diversificato.
Geograficamente, Bergamo si conferma il fulcro della musica bandistica lombarda, con 85 formazioni, seguita da Brescia (65) e Milano (61), evidenziando una distribuzione capillare del fenomeno sul territorio regionale, un patrimonio musicale che continua a vibrare e a ispirare comunità intere.