La successione alla guida della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) si configura come un momento cruciale per il futuro del sistema universitario nazionale.
A partire dall’8 settembre, si apre ufficialmente la competizione per sostituire Giovanna Iannantuoni, la prima donna a ricoprire questa prestigiosa carica, il cui mandato scadrà in concomitanza con la conclusione del suo ruolo di rettrice dell’Università Milano-Bicocca.
Le indiscrezioni preliminari delineano un panorama di candidati inedito: ben cinque figure di spicco, due donne e tre uomini, si contendono la presidenza.
Tra le candidate, emergono i nomi di Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze e apprezzata esperta di Statistica, membro attivo della giunta CRUI, e Laura Ramaciotti, rettrice di Ferrara, economista di comprovata esperienza.
I contendenti maschili includono Antonio Garofalo, rettore dell’Università Parthenope di Napoli, Lorenzo Lo Muzio, rettore dell’Università di Foggia, e Massimo Midiri, rettore dell’Università di Palermo, radiologo di fama.
La votazione, avviata il 25 settembre, preannuncia un confronto serrato, amplificato dal numero elevato di aspiranti, una novità rispetto al passato, dove spesso la sfida si riduceva a uno o pochi contendenti.
Il sistema di voto, che prevede un primo turno a maggioranza assoluta, un secondo turno relativo e, in ultima istanza, un ballottaggio, sottolinea l’importanza di un’ampia consultazione tra i rettori.
Il ruolo di Giovanna Iannantuoni, erede del professor Salvatore Cuzzocrea, ha segnato un periodo di significativa riflessione sulle priorità del sistema universitario.
Il suo mandato si è focalizzato su temi cruciali come la sostenibilità economica degli atenei, l’ottimizzazione dell’orientamento degli studenti, lo sviluppo della formazione continua per docenti e personale, l’utilizzo strategico dei fondi europei, l’innovazione didattica e l’internazionalizzazione dei programmi di studio.
La sua visione si è concretizzata nella volontà di costruire una CRUI coesa e propositiva, in grado di anticipare le sfide emergenti e di rafforzare il ruolo dell’università come motore di crescita e sviluppo per l’Italia.
Nonostante le sfide, tra cui la precedente tensione con il Ministero dell’Università e della Ricerca guidato da Anna Maria Bernini in merito alla distribuzione dei fondi, il dialogo è stato riallacciato, culminando in un parere positivo e apprezzamento espresso dalla Conferenza dei Rettori in merito al recente piano finanziario FFO 2025.
Questa recente riconciliazione sottolinea la volontà di cooperazione tra gli atenei e il governo, fondamentale per affrontare le complesse sfide che il sistema universitario italiano si trova ad affrontare, dalla necessità di attrarre talenti alla ricerca di soluzioni innovative per un’istruzione superiore sempre più inclusiva e competitiva a livello globale.
L’elezione del prossimo presidente della CRUI rappresenterà quindi un momento decisivo per definire il futuro di questo asset strategico per il Paese.