Nell’imponente cornice di Piazza Città di Lombardia a Milano, un evento speciale ha visto protagonista il campione olimpico Marcell Jacobs, eroe nazionale capace di illuminare i giochi di Tokyo con l’oro nei 100 metri e nella staffetta 4×100.
L’incontro, denominato “Sprint finale verso Milano Cortina 2026”, ha rappresentato un’occasione unica di ispirazione per i giovani atleti lombardi dell’Accademy Jacobs e per gli studenti del liceo sportivo ‘Fermi’, un crogiolo di talenti e ambizioni.
Jacobs, con la sua presenza carismatica, ha trasceso la mera figura dell’atleta di successo per incarnare un mentore, un esempio di resilienza e determinazione.
Ha voluto chiarire un concetto fondamentale: la ricerca del successo, pur essendo un obiettivo nobile, non deve definire l’individuo.
La vera felicità, ha sottolineato, risiede nel perseguire i propri sogni, nel superare le sfide e nel processo di crescita personale, indipendentemente dal risultato finale.
Il percorso verso l’apice, ha rivelato, è stato tutt’altro che lineare.
“Ho affrontato tempeste, infortuni, delusioni, momenti di profonda incertezza,” ha confessato, rivelando le cicatrici di una carriera costellata di ostacoli.
Tuttavia, ha trasformato ogni difficoltà in un’opportunità di apprendimento, estrapolando lezioni preziose che lo hanno plasmato come uomo e come atleta.
Rivolgendosi ai giovani presenti, Jacobs ha acceso in loro una scintilla di speranza e ambizione.
“Nutrite il fuoco che arde dentro di voi, la passione che vi spinge a superare i vostri limiti,” ha esortato.
“Se desiderate qualcosa con tutto il vostro cuore, siete capaci di raggiungere traguardi impensabili.
” Ha insistito sull’importanza della focalizzazione, sulla necessità di mantenere una visione chiara degli obiettivi, anche quando la tentazione di arrendersi si fa pressante.
“Sono quei momenti di crisi che definiscono il vero carattere,” ha affermato, sottolineando che ignorare i problemi non fa altro che rimandarne la soluzione.
L’evento ha visto anche la partecipazione del governatore Attilio Fontana, dell’assessora regionale al Turismo Debora Massari, e di una delegazione dell’Areu, guidata da Maurizio Migliari, direttore del dipartimento sanitario, ente cruciale per la gestione dell’assistenza medica durante eventi sportivi e scolastici.
L’Areu, impegnata nella formazione di giovani salvavita, ha certificato finora ben 6.000 studenti in tutta la Lombardia, fornendo loro competenze essenziali in primo soccorso e nell’uso del defibrillatore, un investimento significativo nella sicurezza della comunità.
In un momento informale, Jacobs ha rivelato una curiosità inaspettata: immaginandosi parte della competizione di Milano Cortina 2026, avrebbe scelto di competere nel salto con gli sci, uno sport che evoca l’adrenalina e la sfida contro la gravità.
Infine, ha espresso un affetto particolare per Desenzano sul Garda, un luogo che occupa un posto speciale nel suo cuore, simbolo di serenità e bellezza.
L’incontro ha lasciato un’eredità di ispirazione e consapevolezza, incoraggiando i giovani a inseguire i propri sogni con coraggio, resilienza e un profondo senso di responsabilità verso la comunità.




