La ripresa dei negoziati per il rinnovo del contratto collettivo del personale degli operatori ambulanti di San Siro segna una svolta significativa in una disputa che aveva rischiato di culminare in un conflitto prolungato.
L’iniziativa, sostenuta dalla Confcommercio Milano, giunge a seguito di un acceso presidio a oltranza, insediato dagli ambulanti il 13 agosto, che aveva preannunciato una escalation con la prospettiva di una manifestazione permanente in concomitanza con l’inizio della stagione calcistica e la partita Milan-Bari.
Il nodo cruciale in gioco concerne le condizioni economiche e operative di 64 aziende, un ecosistema commerciale che sostiene direttamente il reddito di oltre mille famiglie.
Il Consorzio degli Operatori Ambulanti di San Siro accoglie con favore l’intervento della Prefettura di Milano, un segnale che eleva il dibattito a un livello istituzionale e garantisce una cornice di rispetto per le istanze di tutte le parti coinvolte: gli ambulanti stessi, l’amministrazione comunale e M-I Stadio, il gestore dell’impianto sportivo.
Questa mediazione istituzionale riconosce implicitamente il diritto degli operatori ambulanti a far valere le proprie rivendicazioni in un contesto di rispetto delle normative e dei diritti del lavoro.
La questione non si limita a una mera trattativa contrattuale; incarna una più ampia riflessione sulla fragilità del lavoro autonomo e sulla necessità di tutelare i piccoli imprenditori che operano in contesti specifici come quello di un impianto sportivo di tale rilevanza.
L’intervento della Questura di Milano, riconosciuto con un ringraziamento speciale, sottolinea l’importanza del dialogo e dell’approccio umano nella gestione di situazioni di potenziale conflitto.
La disponibilità delle forze dell’ordine a fungere da mediatori, dimostrando professionalità ed empatia, ha contribuito a contenere la frustrazione e la disperazione degli operatori, evitando un’escalation che avrebbe potuto danneggiare l’immagine dell’evento sportivo e l’equilibrio sociale del territorio.
Questa riapertura del tavolo negoziale, sotto l’egida della Prefettura, rappresenta un’opportunità per definire un accordo che non solo soddisfi le esigenze immediate degli ambulanti, ma che possa anche fungere da modello per la gestione di situazioni analoghe, promuovendo un approccio collaborativo e orientato alla tutela dei diritti di tutte le parti in gioco.
La speranza è che questo segnali un cambiamento di paradigma, in cui il dialogo e la mediazione istituzionale siano privilegiati rispetto alla contrapposizione e alla protesta.