La catastrofe umanitaria a Gaza si aggrava, con un rapido e allarmante aumento dei decessi attribuiti alla carestia e alla malnutrizione.
Le comunicazioni provenienti dal Ministero della Sanità di Gaza, organo gestito dalle autorità di Hamas, evidenziano una situazione di estrema gravità, segnata da un’escalation dei decessi nelle ultime ventiquattro ore.
L’ultimo rapporto ufficiale, trasmesso attraverso la rete Al Jazeera, indica nove nuove vittime, tra cui tre minori, portando il bilancio complessivo a un tragico numero di 348.
Di questi, 127 sono bambini, una cifra che testimonia l’impatto devastante sulla popolazione più vulnerabile.
Questa escalation della mortalità non è un evento isolato, ma il risultato tangibile di un blocco prolungato e di ostacoli all’accesso agli aiuti umanitari.
La crisi, esacerbata dal conflitto in corso, ha compromesso pesantemente il sistema alimentare dell’enclave, rendendo la disponibilità di cibo sufficiente e nutriente un bene quasi inesistente per la maggior parte della popolazione.
Le conseguenze della malnutrizione, in particolare per i bambini, sono drammatiche.
Sistemi immunitari indeboliti, ritardi nello sviluppo fisico e cognitivo, e una maggiore suscettibilità a malattie infettive sono solo alcuni dei problemi che affliggono i più piccoli.
La mortalità infantile, già elevata in contesti di crisi, rischia di raggiungere livelli inaccettabili.
Il Ministero della Sanità di Gaza, operando in condizioni estremamente difficili, segnala una crescente difficoltà nel fornire cure mediche adeguate a causa della carenza di personale, di farmaci essenziali e di attrezzature mediche.
La situazione negli ospedali è insostenibile, con un afflusso costante di pazienti malnutriti e malati.
L’accesso agli aiuti umanitari, pur presente, è insufficiente a rispondere alle esigenze di una popolazione di oltre due milioni di persone.
Le restrizioni imposte, le difficoltà logistiche e la distruzione delle infrastrutture ostacolano la distribuzione equa e tempestiva degli aiuti.
La comunità internazionale è chiamata ad agire con urgenza e determinazione per alleviare la sofferenza della popolazione di Gaza.
È necessario un impegno concreto per garantire l’accesso sicuro e ininterrotto degli aiuti umanitari, per proteggere i civili e per promuovere una soluzione politica duratura che ponga fine al conflitto e consenta alla popolazione di Gaza di ricostruire il proprio futuro.
La dignità umana e il diritto alla vita devono essere prioritari.
La situazione attuale richiede non solo un aumento degli aiuti, ma anche un esame approfondito delle cause strutturali che alimentano questa crisi umanitaria, affinché tragedie simili non si ripetano.