Monitoraggio ghiacciai: campagna con droni sul Monte Bianco

Date:

14 marzo 2025 – 00:01

La Valle d’Aosta ospita un terzo di tutti i ghiacciai italiani, una ricchezza naturale che negli ultimi 20 anni ha subito variazioni significative nella sua estensione. Secondo i dati forniti dall’assessore regionale all’Ambiente, Davide Sapinet, la superficie dei ghiacciai è retrocessa in modo differenziato: dal 30% per quelli situati a quote più elevate fino al 60% per quelli a quote più basse. Questa tendenza preoccupante si inserisce nel contesto dell’Anno internazionale della conservazione dei ghiacciai del 2025, proclamato dalle Nazioni Unite.In quest’ottica, prende avvio una campagna di monitoraggio dell’altezza del Monte Bianco tramite l’utilizzo di droni, con l’obiettivo di valutare con precisione lo spessore della calotta glaciale che copre il tetto d’Europa. Questa iniziativa sarà coordinata dalla Fondazione Montagna Sicura di Courmayeur insieme al Centre national de la recherche scientifique e all’Edytem. Il presidente della Fondazione Montagna Sicura, Andrea Cargnino, sottolinea che l’intento non è solo quello di misurare l’altezza del Monte Bianco ma anche di creare una serie storica in collaborazione con i ricercatori francesi.Attraverso l’utilizzo di avanzate tecnologie come il georadar, si procederà alla misurazione dello spessore della calotta glaciale al fine di monitorarne l’evoluzione nel tempo. Questo progetto rappresenta il primo passo verso una stretta collaborazione con istituzioni francesi per creare una serie storica attendibile riguardante lo spessore dei ghiacciai. È importante sottolineare che attualmente non esiste una legislazione internazionale o nazionale specifica che protegga i ghiacciai dagli impatti dell’uomo.L’imminente convegno che si terrà sabato 15 marzo darà voce a esperti e studiosi che affronteranno la questione cruciale del regime giuridico atto a tutelare i ghiacciai dalle azioni umane. Si discuterà delle implicazioni legali legate alla progressiva riduzione degli strati glaciali e alla loro eventuale scomparsa. L’incontro si preannuncia come un momento fondamentale per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della salvaguardia di queste preziose risorse naturali e sulle possibili azioni da intraprendere per garantirne la conservazione a lungo termine.

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