La comunità di Afragola, una cittadina alle porte di Napoli, è stata scossa da un violento episodio di violenza che ha spezzato la vita di Pasquale Buono, un uomo di 37 anni. L’efferato omicidio, avvenuto in pieno giorno lungo il Corso Italia, arteria principale del centro urbano, ha riacceso i riflettori sulla persistente presenza della criminalità organizzata nella regione.Le circostanze dell’evento suggeriscono un agguato premeditato, orchestrato con fredda precisione. Secondo le prime ricostruzioni, Buono sarebbe stato raggiunto da una raffica di colpi d’arma da fuoco, inferti da esecutori che operavano con la freddezza tipica di chi agisce per conto di organizzazioni criminali consolidate. La dinamica precisa dell’evento è al momento oggetto di indagine da parte delle forze dell’ordine, le quali stanno setacciando la zona alla ricerca di testimoni e indizi che possano fare luce sulle motivazioni alla base dell’omicidio e identificare i responsabili.L’ipotesi più accreditata, e supportata da elementi emersi nelle prime fasi dell’inchiesta, è quella di una vendetta riconducibile alla camorra. La presenza capillare di queste organizzazioni criminali non solo nel territorio di Afragola ma in tutta la Campania, rende la violenza un fenomeno endemico, spesso legato a conflitti interni per il controllo del territorio, traffici illeciti – droga, estorsioni, appalti – e regolamenti di conti. La vittima, Pasquale Buono, potrebbe essere stata coinvolta, direttamente o indirettamente, in dinamiche criminali che lo hanno reso oggetto di ritorsioni.Questo tragico evento solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza e sulla capacità dello Stato di contrastare efficacemente la criminalità organizzata. Afragola, come molte altre città della Campania, è soffocata da una cultura dell’illegalità che mina la vita quotidiana dei cittadini e ostacola lo sviluppo economico e sociale. La percezione di impunità, alimentata dalla lentezza della giustizia e dalla corruzione, incoraggia i criminali ad agire in barba alla legge.L’omicidio di Buono non è solo una perdita per la sua famiglia e i suoi cari, ma anche un campanello d’allarme per l’intera società. È necessario un impegno congiunto da parte delle istituzioni, delle forze dell’ordine, della magistratura e della comunità civile per sradicare le cause profonde della criminalità e ripristinare un clima di legalità e sicurezza. Servono politiche di prevenzione che investano sull’educazione, sull’occupazione giovanile e sulla promozione di modelli positivi, affiancate da una repressione rigorosa e mirata nei confronti dei criminali e dei loro complici. Solo così sarà possibile spezzare la spirale della violenza e restituire a Afragola e all’intera Campania un futuro di prosperità e giustizia.
Afragola, omicidio di Pasquale Buono: la camorra scioglie il silenzio.
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