Riscrivere il Silenzio: Affrontare il Dolore Intimo Femminile tra Medicina, Cultura e Nuove SensibilitàUn convegno a Napoli, presso Palazzo Cappuccini, si propone di illuminare un territorio troppo spesso avvolto nel silenzio: il dolore intimo e profondo vissuto dalle donne.
Si tratta di sofferenze subdole, spesso misconosciute e difficilmente etichettabili, che investono la pelvi, la sfera genitale e la sessualità, minando la qualità della vita e l’autostima.
L’iniziativa riunisce un team multidisciplinare di professionisti – ginecologi, ostetriche, psicologi, infermieri e fisioterapisti – per affrontare una problematica complessa, intersecando competenze mediche, psicologiche e riabilitative.
Il convegno è strutturato in due momenti distinti: “La Forza del Piacere” e “Gli Intrecci del Dolore”.
La prima sessione, un corso intensivo di sessuologia clinica tenuto dalla ginecologa e sessuologa Raffaella De Simone, si focalizzerà sull’acquisizione di competenze diagnostiche avanzate.
L’obiettivo è fornire strumenti per distinguere e comprendere le diverse manifestazioni del dolore sessuale, dalla vulvodinia all’atrofia vaginale, dal vaginismo alla dispareunia, spesso mascherate da sintomi vaghi e generalizzati.
La seconda giornata, dedicata agli “Intrecci del Dolore”, si propone di analizzare le comorbilità e le diagnosi differenziali che rendono intricato il percorso di cura.
Si tratta di una sfida importante, poiché la ricerca scientifica in questo campo è ancora in divenire, ostacolata da pregiudizi culturali radicati e dalla relativa carenza di specialisti dedicati.
Paradossalmente, mentre la comunità scientifica fatica a colmare questo vuoto, i social media sono invasi da testimonianze di donne che raccontano le loro esperienze con endometriosi, vulvodinia e altre patologie correlate, generando consapevolezza ma anche confusione e disinformazione.
L’imperativo è quindi quello di colmare il divario tra la ricerca scientifica e le reali esigenze delle pazienti, garantendo un approccio empatico e personalizzato.
Un focus particolare sarà dedicato alle donne oncologiche, un target demografico sempre più giovane, a seguito dell’abbassamento dell’età media di diagnosi di tumori alla mammella e ginecologici.
L’attenzione non si limita alla mera sopravvivenza, ma si estende alla qualità della vita post-trattamento: come si sente il corpo, come si percepisce la sessualità, come si vive la relazione di coppia.
La domanda che guida questo approfondimento è diretta: dopo aver sconfitto la malattia, che tipo di vita può e deve vivere questa donna? Quali risorse e quali professionisti sono necessari per restituirle una piena autostima e un benessere integrale? Il convegno si pone come un punto di partenza per una riflessione più ampia e un impegno concreto per il benessere femminile, promuovendo una cultura della cura che ascolti, comprenda e supporti le donne nel loro percorso verso la salute e la felicità.