Il MACü, Museo dell’Arte, del Corallo, del Cammeo e della Città, si configura come un’iniziativa di straordinaria rilevanza per Torre del Greco, inaugurata ufficialmente in un contesto di celebrazioni che vedono la partecipazione di figure istituzionali di spicco.
Grazie a un investimento di quasi 1,5 milioni di euro, finanziato dalla Comunità Europea e gestito attraverso la Regione Campania, il museo si propone di elevare a patrimonio culturale e di valorizzazione un’eccellenza artigianale storica: la lavorazione del corallo rosso e del cammeo.
Il MACü non è semplicemente un museo, ma un polo culturale unico nel suo genere, il primo a integrare la narrazione della lavorazione del corallo con una più ampia riflessione sulla storia, l’arte e l’identità territoriale di Torre del Greco.
La struttura museale, distribuita in sei sezioni tematiche, offre un percorso immersivo che ripercorre le tappe fondamentali di questa tradizione, dalle sue origini antiche fino alle contemporanee sfide del distretto produttivo.
Il viaggio espositivo si articola attraverso aree dedicate all’utilizzo del corallo e del cammeo nelle civiltà antiche, alla sua evoluzione storica nel contesto locale, all’analisi dei prodotti tipici e al rafforzamento dell’identità territoriale, alla storia dell’arte legata alla lavorazione del corallo a Torre del Greco, alla comprensione dell’ambiente naturale da cui proviene la materia prima e, infine, alla sua diffusione e significato nel mondo.
La scelta dell’ex orfanotrofio della Santissima Trinità come sede museale costituisce un ulteriore elemento di significato.
L’edificio, eretto su un colle in posizione dominante, riflette una storia complessa e profonda.
Concesso ai padri Cappuccini già nel 1568, il sito testimonia il legame tra la comunità religiosa e l’evoluzione del territorio.
L’edificazione del convento adiacente e la successiva piena proprietà del suolo da parte della mensa arcivescovile di Napoli delineano un quadro storico ricco di implicazioni sociali ed economiche.
L’ex orfanotrofio, recuperato e riqualificato, diventa così un simbolo di rinascita e di connessione tra passato, presente e futuro, offrendo un contesto suggestivo per la narrazione della cultura e dell’artigianato locale.
Il MACü, in definitiva, si presenta come un investimento strategico per il territorio, un motore di sviluppo culturale e un volano per la promozione dell’immagine di Torre del Greco a livello nazionale e internazionale.