Un velo di lutto cittadino avvolge Marcianise, scossa da una tragedia che ha spezzato le vite di tre uomini e sollevato interrogativi urgenti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
 Venerdì 19 settembre, un’esplosione devastante ha squarciato l’area industriale, precisamente all’interno dell’azienda Ecopartenope, dove si lavora alla gestione di oli esausti.
 Il sindaco Antonio Trombetta ha proclamato il lutto, un gesto formale che riflette il dolore profondo della comunità per la perdita di Pasquale De Vita, 51 anni, titolare dell’azienda; Ciro Minopoli, 50 anni, figura responsabile della sicurezza dei lavoratori e cognato del defunto imprenditore; e Antonio Donadeo, un operaio di 64 anni, legato al tessuto lavorativo locale.
Come segno di rispetto e cordoglio, la bandiera comunale è stata posta a mezz’asta presso il Palazzo comunale per l’intera giornata di giovedì 25 settembre.
 Il sindaco ha inoltre invitato i cittadini a osservare un minuto di silenzio alle ore 15:15, un momento di raccoglimento condiviso per onorare la memoria delle vittime e riflettere sulla fragilità umana.
 In segno di lutto, le attività commerciali e i pubblici esercizi sono stati invitati a sospendere le proprie operazioni per la durata del minuto di silenzio, esprimendo un senso di partecipazione collettiva.
Parallelamente alle manifestazioni di cordoglio, l’istituto di medicina legale di Caserta ha eseguito l’autopsia sui corpi dei tre lavoratori.
 Sebbene questa procedura fornisca elementi importanti, la sua rilevanza per le indagini, coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, è secondaria rispetto all’analisi delle responsabilità legate alla sicurezza.
 L’inchiesta si concentrerà inevitabilmente sull’eventuale disattenzione o violazione delle procedure di sicurezza durante le operazioni di saldatura di una sonda, che hanno innescato l’esplosione dei vapori infiammabili presenti negli oli esausti.
 La ricostruzione della dinamica, l’individuazione delle cause e l’accertamento delle eventuali negligenze saranno cruciali per garantire che una simile tragedia non si ripeta.
Una marcia commemorativa, organizzata dal sindaco Trombetta e sostenuta dai rappresentanti sindacali, da figure politiche e giornalisti, ha tentato di tradurre il dolore collettivo in azione.
La presenza di don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, ha aggiunto un elemento spirituale alla manifestazione, ma la sua delusione per la scarsa partecipazione della cittadinanza è un monito forte.
 La reticenza del popolo di Marcianise a scendere in piazza, pur in un momento di lutto così profondo, suggerisce una più ampia riflessione sul rapporto tra la comunità, il lavoro e la sicurezza, e sulla necessità di tradurre il cordoglio in azioni concrete per prevenire future tragedie.
 La tragedia, dunque, si rivela non solo una perdita umana, ma anche una sfida per la comunità di Marcianise, chiamata a confrontarsi con le proprie responsabilità e a promuovere una cultura della sicurezza più radicata e condivisa.



 
                                    


