La nona edizione del Premio giornalistico nazionale Mimmo Ferrara ha illuminato Napoli, concentrando l’attenzione su un tema di stringente attualità: la parità di genere, un percorso che si snoda tra le ombre del passato e le promesse, a volte inquietanti, del futuro, con particolare riferimento all’impatto dell’intelligenza artificiale.
L’evento, che celebra il giornalista Mimmo Ferrara, figura di riferimento nel panorama italiano per il suo impegno professionale, la sua leadership nella Casagit e la sua dedizione all’etica giornalistica, ha rappresentato un momento di riflessione e riconoscimento per coloro che si dedicano a promuovere un’informazione accurata, inclusiva e responsabile.
Promosso dalla famiglia Ferrara, dall’Ordine dei Giornalisti della Campania e dalla Casagit, il Premio si pone come obiettivo primario la valorizzazione della qualità giornalistica, incoraggiando la capacità di sintesi, la completezza e la competenza nella divulgazione di contenuti complessi, mirando a raggiungere un pubblico ampio e diversificato.
La competizione, riservata a giornalisti under 40, professionisti, praticanti e pubblicisti, ha visto contendersi il riconoscimento storie che incarnano l’essenza del tema proposto, offrendo spunti di approfondimento e stimolando il dibattito pubblico.
Il primo premio è stato assegnato a Oscar Maresca, giornalista emergente con una solida formazione in Scienze della Comunicazione e Giornalismo, per un racconto che trascende i confini geografici e culturali.
La sua narrazione, intrisa di coraggio e determinazione, ha portato alla luce la storia di Asmaa Gacem, una giovane donna marocchina che, con un percorso accademico in Giurisprudenza e una visione imprenditoriale, ha salvato una società calcistica pratese dal baratro del fallimento.
Un esempio emblematico di come l’impegno individuale, la passione per lo sport e la resilienza possano superare le barriere e generare un impatto positivo sulla comunità.
Emanuele La Veglia, plurilaureato e attivo nella Commissione Pari Opportunità dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, si è distinto con un articolo pubblicato su L’Imparziale, che ha analizzato la complessa relazione tra intelligenza artificiale e l’equità di genere.
L’analisi ha posto l’accento sulla necessità di un approccio consapevole e formativo, che veda nella tecnologia un’opportunità per promuovere la crescita delle nuove generazioni, mitigando al contempo i rischi di perpetuare o amplificare pregiudizi e discriminazioni.
L’importanza dell’educazione, in questo contesto, emerge come fattore cruciale per garantire che l’innovazione tecnologica sia al servizio dell’inclusione e dell’uguaglianza.
Il Premio alla carriera è stato conferito a Mariella De Vivo, figura di spicco nella Pubblica Amministrazione e Presidente del Comitato Unico di Garanzia dell’INPS, per il suo instancabile impegno nella lotta contro le discriminazioni e per il contributo significativo all’affermazione della parità di genere nel mondo del lavoro.
Il suo operato testimonia l’importanza di un approccio sistemico e istituzionale per affrontare le disuguaglianze e promuovere un ambiente lavorativo equo e inclusivo.
L’incontro, moderato da Maria Pia Rossignaud, giornalista e vicepresidente dell’Osservatorio TuttiMedia, ha rappresentato un momento di dialogo e confronto tra i partecipanti, arricchendo ulteriormente la riflessione sul ruolo dei media nella costruzione di una società più giusta e paritaria.
L’eredità di Mimmo Ferrara continua, quindi, a ispirare un giornalismo responsabile, attento alle sfide del presente e proiettato verso un futuro di equità e inclusione.






