La gravità della situazione ambientale che affligge il Fiume Sarno impone un’accelerazione e un ampliamento degli interventi in atto.
In questo contesto, una riunione cruciale si terrà domani pomeriggio presso la Procura Generale di Napoli, con l’obiettivo primario di delineare un cronoprogramma operativo dettagliato e di coinvolgere attivamente ulteriori corpi di polizia giudiziaria, unitamente all’Ispettorato delle Prese d’Acqua (Ispra).
L’azione congiunta e multidisciplinare rappresenta la chiave per affrontare una sfida complessa, che non si limita alla mera constatazione dell’inquinamento, ma mira a smantellare le reti di responsabilità e a prevenire ulteriori danni all’ecosistema fluviale.
L’estensione della partecipazione, oltre a garantire una maggiore capacità investigativa e operativa, favorirà lo scambio di competenze e la condivisione di informazioni, elementi essenziali per una strategia di contrasto efficace e duratura.
Questo incontro si configura come un seguito logico alla precedente riunione interdistrettuale, tenutasi il 30 settembre scorso, che ha già gettato le basi per un approccio coordinato.
In tale occasione, i Procuratori Generali di Napoli e Salerno, con il supporto dei magistrati territoriali, delle forze dell’ordine e dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPAC), hanno tracciato le prime linee guida per il monitoraggio e la verifica costante del livello di inquinamento del Sarno e dei suoi corsi d’acqua tributari.
Il fiume Sarno, da decenni, è teatro di gravi criticità ambientali, con conseguenze dirette sulla salute pubblica, sull’agricoltura e sulla biodiversità.
L’inquinamento, derivante da scarichi industriali non controllati, da depurazione inefficiente, da gestione inadeguata dei rifiuti e da attività agricole intensive, ha compromesso la qualità delle acque e ha alterato gli equilibri ecologici.
La riunione di domani rappresenta un passo fondamentale verso la definizione di un piano d’azione concreto, che preveda interventi mirati per la bonifica del fiume, la riqualificazione del territorio e la sensibilizzazione della popolazione.
L’impegno delle istituzioni, la collaborazione tra i diversi corpi di polizia e la partecipazione attiva della comunità locale sono elementi imprescindibili per restituire al fiume Sarno la sua dignità e per garantire un futuro sostenibile per le comunità che vivono lungo le sue sponde.
È necessario non solo reprimere i reati ambientali, ma anche promuovere comportamenti responsabili e sostenibili, al fine di prevenire ulteriori danni e di proteggere il patrimonio naturale del territorio.








