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venerdì 31 Ottobre 2025

Truffa agli anziani: Smascherata rete criminale tra Milano, Napoli e Salerno

Un’articolata operazione di polizia ha portato alla luce un sofisticato schema di truffe ai danni di anziani, disarticolando una rete criminale ramificata su tre province: Milano, Napoli e Salerno.
Quindici individui sono stati formalmente denunciati in stato di libertà, al termine di perquisizioni mirate che hanno rivelato l’infrastruttura operativa di questo sistema di sfruttamento.

L’indagine, frutto di una collaborazione sinergica tra la Polizia di Stato e la Polizia Locale di Milano, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Milano, ha evidenziato una pervasività preoccupante, mantenuta attiva anche durante il periodo estivo, suggerendo una professionalità e una dedizione al crimine che trascendono la mera opportunità.

Il sequestro di beni, tra cui 40 telefoni cellulari, 5 tablet, 15.000 euro in contanti e una consistente quantità di gioielli, testimonia l’entità dei profitti illeciti generati da questa attività.

Questi dispositivi, probabilmente utilizzati per contattare le vittime e coordinare le operazioni, rappresentano elementi chiave per ricostruire le dinamiche del sistema truffaldino.

L’ammontare del denaro e il valore dei gioielli sequestrati offrono un quadro concreto dell’accumulo di ricchezze derivanti dallo sfruttamento della vulnerabilità degli anziani.
L’individuazione di una donna di 73 anni, residente in provincia di Milano, con un ruolo di transito della refurtiva verso Napoli, svela un’organizzazione complessa e gerarchizzata.

La sua funzione, apparentemente logistica, suggerisce la presenza di ulteriori livelli di responsabilità e la capacità di eludere i controlli investigativi.
Questa figura, apparentemente marginale, si rivela un nodo cruciale nella catena di approvvigionamento del crimine.
L’analisi delle comunicazioni e delle modalità operative ha permesso di ricostruire due centri di chiamata situati a Napoli, da cui si diramavano le truffe.
Il modus operandi si articolava in due scenari classici, ma efficacemente manipolati: la simulazione di un carabiniere e un avvocato, e la finzione di un nipote o un postino.

Queste impostazioni, sfruttando la fiducia e la preoccupazione delle vittime, facilitavano il prelievo di denaro e beni.
La trasferta estiva in un bungalow in un villaggio turistico della provincia di Salerno, apparentemente una scelta per il riposo, si è rivelata un’ulteriore dimostrazione dell’organizzazione e della determinazione del gruppo.

La prosecuzione dell’attività criminosa durante le vacanze suggerisce una mancanza di scrupoli e una volontà di perpetrare il danno, anche a costo di compromettere la propria libertà.

L’indagine prosegue per identificare tutti i responsabili e ricostruire l’intera filiera criminale, con l’obiettivo di tutelare la popolazione anziana e contrastare efficacemente questo fenomeno in crescita.

La collaborazione tra le forze dell’ordine sarà fondamentale per prevenire nuove truffe e assicurare alla giustizia i responsabili.

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