Immerso nel cuore della campagna casertana, a Pignataro Maggiore, si dispiega “Il Giardino delle Zucche – pumpkin patch”, un’esperienza unica nel suo genere che quest’anno, per la quarta volta, accoglie i visitatori in un labirinto di mais trasformato in un vero e proprio incubo di Halloween. Ben più di un semplice intrattenimento, il percorso “l’haunted corn maze”, ideato da Emily Turino e concepito con l’abilità di designer esperti, si configura come un viaggio introspettivo tra paura, suggestione e tradizione, rivolto a un pubblico maturo (dai quattordici anni in su).
L’area, estesa per oltre settanta metri quadri, non è semplicemente un campo di mais, ma un paesaggio artificiale plasmato per evocare sensazioni di smarrimento e terrore.
Attori professionisti e performer, abilmente integrati nell’ambiente, danno vita a creature spettrali, trasformando la ricerca dell’uscita in una sfida emotiva e sensoriale.
Lapidi scolpite nell’ombra, tranelli insidiosi e pareti di mais che si ergono come barriere psicologiche contribuiscono a confondere i confini tra realtà e allucinazione, sfidando la percezione del visitatore.
L’iniziativa, nata dalla volontà della famiglia Turino, rappresenta un ponte culturale tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove Emily ha vissuto la tradizione americana della raccolta delle zucche e la magia dell’autunno.
Un omaggio alla terra d’origine della madre, Elvira, nata nel Connecticut, che si materializza in un angolo di autenticità e allegria nel contesto dell’azienda agricola di famiglia, guidata da Fernando.
La coltivazione delle zucche avviene interamente in loco, testimoniando un profondo legame con il territorio e un impegno verso la sostenibilità.
Il “Giardino delle Zucche” non è solo un evento, ma un progetto di comunicazione innovativo che ha saputo conquistare il pubblico e la critica, ricevendo il prestigioso “Oscar Green” di Coldiretti nella categoria Agri-Influencer.
Questo riconoscimento sottolinea la capacità dell’azienda di raccontare la propria attività e i valori che la animano attraverso i moderni canali digitali, contribuendo a promuovere un’immagine positiva dell’agricoltura italiana e a sensibilizzare il pubblico verso temi ambientali e sociali.
L’esperienza del labirinto infestato, con i suoi effetti speciali e le sue ambientazioni immersive, si propone quindi come un’occasione per affrontare le proprie paure, esplorare l’immaginario dell’orrore e riscoprire il fascino autentico delle tradizioni rurali, in un contesto di gioco e riflessione che si rinnova di anno in anno.







