L’insediamento dei Ligures Baebiani a Macchia di Circello, in provincia di Benevento, continua a rivelare i suoi segreti, ampliando significativamente la nostra comprensione di una comunità che prosperò in epoca romana.
Le recenti indagini geofisiche, condotte in sinergia tra il comune di Circello, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, e le prestigiose università di Berlino e Amburgo, hanno messo in luce una complessità strutturale precedentemente inimmaginata, aprendo nuove ed entusiasmanti prospettive di ricerca.
Oltre ai già noti complessi termali, al piccolo tempio e alla strada fiancheggiata da *tabernae*, emergono ora un prolungamento significativo della via principale, che suggerisce un’organizzazione urbana più articolata di quanto si ritenesse in precedenza.
L’identificazione di numerosi edifici, plausibilmente destinati a funzioni residenziali, dipinge un quadro di una comunità ben definita, con una stratificazione sociale forse più complessa di quanto accertato finora.
Particolarmente interessante è la scoperta di una piazza, fiancheggiata da ulteriori *tabernae* a sud-ovest, che indica un centro commerciale e sociale vitale.
Anche a nord-est si rivelano nuovi assi viari e strutture adiacenti, arricchendo ulteriormente la mappa dell’insediamento.
Le indagini preliminari, basate su analisi di superficie e dati geofisici, suggeriscono che l’estensione totale del sito potrebbe superare i venti ettari, un’area considerevole che lo collocherebbe tra i centri abitati più importanti della regione in epoca romana.
Questa stima rivista sottolinea l’urgenza di ulteriori indagini archeologiche, inclusi scavi mirati, per delucidare la cronologia, l’evoluzione e l’importanza strategica di Macchia di Circello.
La collaborazione transnazionale, che vede la partecipazione di archeologi italiani e stranieri, studenti universitari e l’amministrazione comunale, si configura come un modello di ricerca archeologica inclusiva e innovativa.
L’esperienza offerta agli studenti, in particolare, rappresenta un’opportunità unica per acquisire competenze pratiche e contribuire attivamente alla ricostruzione del passato.
Circello si conferma così un laboratorio a cielo aperto, un luogo privilegiato per l’applicazione di metodologie di ricerca avanzate e per la creazione di una narrazione storica diacronica, capace di cogliere le trasformazioni culturali, sociali ed economiche che hanno caratterizzato l’evoluzione del territorio.
L’impegno del comune di Circello, guidato dal sindaco Gianclaudio Golia e dal suo vice Gabriele Iarusso, dimostra una visione lungimirante, orientata alla valorizzazione del patrimonio culturale come motore di sviluppo locale e di riscoperta dell’identità comunitaria.
La rinascita di Macchia non è solo un progetto archeologico, ma un percorso di rigenerazione urbana e di riscatto sociale, un investimento nel futuro che mira a restituire alla comunità la consapevolezza delle proprie radici e a promuovere un turismo culturale sostenibile, capace di generare opportunità di lavoro e di crescita economica.
Le nuove scoperte rappresentano un punto di svolta, aprendo la strada a un futuro in cui la storia di Circello possa essere raccontata in tutta la sua ricchezza e complessità, contribuendo a rafforzare il legame tra il passato, il presente e le generazioni future.