Il Tribunale Civile di Napoli ha respinto il ricorso presentato dal sindaco Gaetano Manfredi, presidente di diritto del Teatro San Carlo e della sua Fondazione, contestando la nomina di Macciardi a Sovrintendente del prestigioso teatro.
La sentenza, pronunciata dal giudice Francesco Paolo Feo, negava la sospensione dell’efficacia della delibera del Consiglio di Indirizzo del 4 agosto 2023, da cui era derivato il decreto ministeriale che ha formalizzato la designazione di Macciardi.
Questa decisione gioca un ruolo cruciale in una disputa più ampia, che coinvolge interpretazioni divergenti sulla legittimità del processo di selezione e la governance di un’istituzione culturale di primaria importanza per la città e il Paese.
Sebbene il Tribunale Civile abbia escluso la possibilità di un intervento immediato, il contenzioso non si conclude qui: resta infatti in sospeso il ricorso presentato al TAR Campania, che ha rinviato la decisione ad una successiva udienza, senza fissarne una data precisa.
Questo suggerisce una valutazione più approfondita delle questioni legali sollevate.
Il ricorso originario di Manfredi contestava la delibera del Consiglio di Indirizzo, accusando una procedura viziata.
La dinamica alla base della contestazione è complessa: il sindaco, in qualità di presidente della Fondazione, aveva inizialmente disposto la sospensione della riunione del Consiglio, per poi vederla ripristinata e la delibera confermata in una successiva seduta, sempre con la maggioranza qualificata (rappresentanti del Ministero della Cultura e della Regione Campania).
Il Tribunale Civile ha ritenuto che la riapprovazione della delibera avesse, di fatto, sanato eventuali irregolarità procedurali pregresse, consolidando la scelta di Macciardi.
L’obiezione sollevata da Manfredi, concernente l’assenza della nomina all’ordine del giorno della seconda seduta, è stata giudicata infondata.
Il giudice ha sottolineato la natura preminente e imprescindibile della designazione del Sovrintendente per il corretto funzionamento del Teatro San Carlo, rendendo la questione di tale rilevanza da superare formalità procedurali minori.
La vicenda illustra le tensioni che possono insorgere nella gestione di istituzioni culturali, dove si intrecciano responsabilità istituzionali, scelte politiche e la necessità di garantire autonomia e competenza nella direzione artistica e amministrativa.
La decisione del Tribunale Civile, pur non ponendo fine alla disputa legale, rappresenta un importante tassello in questo complesso scenario.