Il regista adatta per il teatro il romanzo di Elena Ferrante.
Neri Marcorè ha fatto il suo esordio alla regia con il film “Zamora”, tratto dal libro omonimo di Roberto Perrone. La storia segue le vicende del trentenne Walter Vismara, un ragioniere che lavora come contabile in una fabbrica di Vigevano negli anni Sessanta. Marcorè ha dichiarato che il film rispecchia molto la sua personalità e che è una storia che conosceva già da tempo, tanto che in passato c’era stato un progetto in cui si parlava di lui come possibile protagonista. È stato proprio Agostino Saccà a suggerire a Marcorè di dirigere il film, e così è nata questa collaborazione artistica che ha portato alla creazione di un’opera delicata e tenera, perfettamente adatta alle corde dell’attore-regista. La narrazione si dipana tra le avventure e le disavventure di Vismara durante quegli anni irripetibili, offrendo uno sguardo intimo sulla vita e sulle sfide quotidiane di un uomo comune immerso nella frenesia del lavoro e dei rapporti interpersonali. Con profondità emotiva e sensibilità artistica, Marcorè ha saputo trasporre sullo schermo i sentimenti più autentici e le dinamiche umane che caratterizzano la storia di Zamora, regalandoci un’opera cinematografica ricca di spunti riflessivi e suggestioni visive.