La gestione delle risorse idriche in provincia di Agrigento entra in una fase di profonda riorganizzazione, segnata dalla recente sostituzione integrale del consiglio di amministrazione di Aica, l’azienda consortile incaricata di coordinare e gestire l’approvvigionamento idrico integrato nel territorio. L’azzeramento del precedente CdA, presieduto da Settimio Cantone, è stato promosso direttamente dal sindaco di Sciacca, Fabio Termine, come risposta a una situazione di stallo che mette a rischio la continuità del servizio pubblico.La decisione, supportata dai comuni soci, non nasce da una mera questione di affidabilità delle figure amministrative, ma riflette una carenza strutturale più profonda: l’incapacità, finora dimostrata, di ottenere l’impegno finanziario coeso e puntuale da parte di tutti gli enti locali che compongono il consorzio. Questo deficit di risorse, cruciale per il mantenimento delle infrastrutture, la manutenzione delle reti e l’efficientamento del sistema, ha portato a una crescente instabilità operativa e a un deterioramento del servizio offerto alla cittadinanza.“Non possiamo illuderci che questo cambiamento segna la fine dei nostri problemi,” ha chiarito Termine. La situazione è aggravata da un debito significativo nei confronti di Siciliacque, la società strumentale regionale che coordina la gestione delle risorse idriche a livello provinciale. Questo debito, pari a diciotto milioni di euro, rappresenta un fardello insostenibile per Aica, limitandone drasticamente la capacità di investire in miglioramenti e di garantire un servizio di qualità.La nuova gestione, che sarà composta da professionisti con competenze specifiche nel settore, avrà il compito di affrontare questa complessa situazione, con un focus particolare sul rapporto con Siciliacque. Si prevede un confronto diretto con il presidente della Regione Siciliana, ente socio di Siciliacque, per richiedere un intervento che possa alleggerire il debito e sostenere finanziariamente Aica. L’obiettivo è trasformare Siciliacque da un “cappio al collo” a un partner strategico, in grado di contribuire positivamente alla gestione sostenibile delle risorse idriche in provincia di Agrigento.La sfida che attende la nuova amministrazione è duplice: non solo ristrutturare l’organizzazione interna di Aica e ottimizzare i processi decisionali, ma anche ristabilire un dialogo costruttivo con le istituzioni regionali e con i comuni soci, al fine di creare un sistema di governance più efficace e trasparente, capace di garantire la continuità del servizio idrico e di salvaguardare il bene comune. La sopravvivenza stessa di Aica, e la capacità di erogare un servizio essenziale alla comunità, dipendono dalla capacità di trovare soluzioni concrete e durature in tempi rapidi. L’annuncio di un avviso pubblico per la selezione di esperti, atto a garantire una gestione tecnicamente qualificata, sottolinea l’urgenza e l’importanza strategica di questa fase di transizione.
Agrigento, crisi idrica: cambio radicale all’Aica e debito da risolvere
Pubblicato il
