Dal 3 al 6 giugno, Perugia si configura come fulcro di un’importante riflessione scientifica con il XV Congresso Nazionale sulla Biodiversità, un evento promosso dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli Studi di Perugia e sostenuto dall’Accademia delle Scienze della Biodiversità Mediterranea. Il congresso si propone come piattaforma cruciale per un dialogo costruttivo tra la comunità scientifica e le istituzioni, focalizzato sullo studio approfondito, la conservazione attiva e la valorizzazione etica e sostenibile della ricchezza biologica del nostro pianeta, comprendendo la complessità degli ecosistemi animali, vegetali e, crucialmente, microbici.L’importanza di questo congresso emerge in un contesto globale caratterizzato da crescenti pressioni antropiche e da cambiamenti climatici accelerati, che minacciano la stabilità e la resilienza degli ecosistemi. La biodiversità non è più un tema relegato a nicchie di ricerca specialistiche, ma un fattore determinante per la sicurezza alimentare, la salute umana e la stabilità economica. La disparità tra il potenziale offerto dalla natura e l’effettivo sfruttamento è allarmante: mentre esistono circa 30.000 specie vegetali potenzialmente commestibili e 7.000 coltivate su scala agricola, un numero drasticamente ridotto (approssimativamente 30 specie) domina la produzione alimentare globale, fornendo il 60% del cibo consumato a livello mondiale. Un simile squilibrio è osservabile anche nel settore zootecnico, dove solo 14 specie animali rappresentano il 90% della produzione alimentare.La conoscenza del mondo microbico, elemento imprescindibile per la salute degli ecosistemi e la produzione alimentare, resta ancora frammentaria, con una comprensione che si limita meno dell’1% del totale della biodiversità microbica esistente. Questo divario sottolinea l’urgenza di investire in ricerca e innovazione per svelare i segreti di questi microrganismi, potenzialmente in grado di fornire soluzioni innovative per la produzione alimentare sostenibile e la bio-rimediazione.Il tema centrale del congresso, “Biodiversità nel XXI secolo: nuovi paradigmi per nuove sfide”, mira a stimolare un cambio di prospettiva, proponendo approcci innovativi per affrontare le sfide attuali. Questo implica l’adozione di modelli di conservazione che vadano oltre le tradizionali strategie *in-situ* ed *ex-situ*, integrando principi di economia circolare e allineandosi con le ambiziose strategie delineate dal Green Deal europeo. L’obiettivo non è solo preservare la biodiversità, ma anche valorizzarla in modo sostenibile, creando sinergie tra ricerca, innovazione, sviluppo rurale e tutela ambientale, per garantire un futuro più resiliente e prospero per le generazioni a venire. Si auspica una riflessione profonda sulle interconnessioni tra biodiversità, sistemi alimentari, salute del suolo, resilienza climatica e benessere umano, promuovendo un approccio olistico e multidisciplinare alla gestione delle risorse naturali.
Biodiversità a Perugia: il Congresso per le Sfide del XXI Secolo
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