Nel cuore del Mezzogiorno, la Basilicata si appresta ad accogliere l’arrivo della stagione estiva con un’ondata di nuove opportunità di lavoro, delineando un quadro economico complesso e ricco di sfumature. I dati recenti, elaborati da Excelsior Informa, stimano un incremento di circa 3.750 posizioni lavorative nel mercato lucano per il mese di giugno, un segnale positivo che, tuttavia, rivela una struttura occupazionale fortemente connotata da precarietà e specializzazioni settoriali.Il settore primario di questa rinnovata attività è rappresentato dai servizi legati all’ospitalità e al turismo, comparti vitali per l’economia regionale, che assorbiranno la maggior parte dei nuovi ingressi. Un aspetto cruciale è la prevalenza di contratti a tempo determinato, che costituiranno l’82% delle assunzioni, evidenziando una tendenza a rispondere a fluttuazioni stagionali e una certa riluttanza ad investire in personale con contratti a lungo termine.La ripartizione per fasce d’età svela un’attenzione, seppur parziale, verso le nuove generazioni, con il 27% delle posizioni destinate a candidati under 30. Allo stesso tempo, il 14% delle assunzioni coinvolgerà personale immigrato, un dato significativo che riflette la crescente importanza della forza lavoro straniera per colmare le lacune di competenze e soddisfare le esigenze del mercato.L’analisi del tessuto imprenditoriale lucano conferma la sua vocazione ai servizi, che rappresentano il 67% dell’attività lavorativa. Questa caratterizzazione si traduce in una forte presenza di microimprese, con l’81% delle entrate previste generate da aziende con meno di 50 dipendenti. La dimensione ridotta delle imprese, pur garantendo flessibilità e dinamicità, può anche comportare difficoltà in termini di stabilità occupazionale e investimento in formazione.Un elemento di allarme emerge dalla difficoltà, segnalata dal 43% delle imprese, nel reperire figure professionali adatte. Questa carenza di competenze non è una novità, ma rappresenta una sfida strutturale che necessita di interventi mirati a rafforzare il collegamento tra offerta formativa e domanda del mercato del lavoro. La richiesta di esperienza, prevalente nel 68% delle assunzioni, indica una preferenza per profili consolidati, mentre la scarsa richiesta di laureati (solo l’8%), suggerisce una certa distanza tra il sistema educativo e le reali esigenze delle imprese. L’undici per cento destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, pur esiguo, testimonia la necessità di figure con competenze elevate per guidare l’innovazione e la crescita.In sintesi, il mercato del lavoro lucano si presenta come un ecosistema in evoluzione, caratterizzato da un’intensa attività stagionale, una forte presenza di microimprese e una carenza di competenze specifiche. La sfida per il futuro sarà quella di trasformare questa dinamica positiva in un’opportunità di crescita sostenibile, attraverso investimenti in formazione, politiche attive del lavoro e un maggiore collegamento tra il sistema educativo e le esigenze delle imprese.