L’esito del voto referendario che ha portato all’elezione di Daniela Fumarola a segretaria della Cisl lascia un senso di delusione, soprattutto perché le proposte programmatiche su cui si fondava un solido progetto di riforma sociale sono state marginalizzate e apparentemente strumentalizzate. Come evidenziato a margine del ventennale Congresso nazionale della Fnp Cisl a Perugia, l’utilizzo del referendum, uno strumento che la stessa Cisl aveva precedentemente criticato, per affrontare questioni complesse come quella della cittadinanza appare un approccio inadeguato e, in un certo senso, distorto.La preoccupazione maggiore risiede nell’aver visto una questione così delicata e significativa come quella della cittadinanza, intrinsecamente legata ai principi di inclusione e integrazione, essere ridotta a un mero oggetto di voto referendario. La Cisl ribadisce il proprio impegno a perseguire la riforma della legge sulla cittadinanza attraverso le vie istituzionali, ovvero il Parlamento, dove è possibile un dibattito approfondito e costruttivo.Parallelamente, la confederazione intende riprendere con forza i temi cruciali del mondo del lavoro, che erano stati proposti come priorità e che rischiano di essere oscurati da questo episodio. Si auspica un ritorno a modalità di confronto più appropriate, basate sulla contrattazione collettiva, il dialogo costruttivo e la concertazione sociale. Questi strumenti, tradizionalmente al centro dell’azione sindacale, sono essenziali per affrontare le sfide attuali e future.L’attenzione si deve focalizzare sulla qualità del lavoro, un aspetto spesso trascurato a favore di indicatori quantitativi. L’Italia non si trova di fronte a un problema primario di mancanza di posti di lavoro, ma piuttosto di un lavoro dignitoso, stabile e ben retribuito. È imperativo creare un contesto che permetta ai giovani e alle donne di accedere a opportunità lavorative di qualità, superando la precarietà non scelta, quella derivante dalla scarsa qualità delle condizioni di impiego. È necessario un tavolo di confronto ampio, che coinvolga istituzioni, imprese e parti sociali, per elaborare risposte concrete e durature a queste esigenze. La Cisl continuerà a essere un protagonista attivo in questo processo, portando avanti le proprie proposte e contribuendo a costruire un futuro del lavoro più equo e sostenibile.
Cisl, referendum sulla cittadinanza: delusione e priorità al lavoro.
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