Il Festival della Bellezza, giunto alla sua dodicesima edizione, si configura come un’esplorazione profonda del concetto di meraviglia, un tema scelto con acume e spirito profetico in un’epoca segnata dalla smarcata pragmatismo e dalla fugacità dell’esperienza. Lungi dall’essere un mero intrattenimento culturale, il festival si propone come un vero e proprio percorso di risveglio, un invito a recuperare la capacità di stupore che spesso si sopisce sotto il peso delle routine quotidiane.L’edizione 2024 dispiega la sua ricchezza in ventisette location d’eccezionale significato storico-artistico, un itinerario che abbraccia millenni, dalle vestigia dell’antichissima Magna Grecia fino al fervore del Novecento. Questa scelta scenografica non è casuale: i luoghi stessi diventano protagonisti, amplificatori del messaggio, testimoni silenziosi di un passato che continua a ispirare e a interrogare il presente.Il programma è un mosaico di eventi multidisciplinari: lectio magistralis di filosofi e letterati, performance teatrali inedite che sondano le profondità dell’animo umano, concerti che fondono generi e culture, incontri con figure di spicco del panorama intellettuale e artistico contemporaneo. Tra i nomi che arricchiranno questo percorso, brillano Umberto Galimberti, Stefano Bollani, Melania Mazzucco, Alessia Gazzola, Federico Buffa, Aldo Cazzullo, Niccolò Ammaniti, Edoardo Bennato, ognuno portatore di una prospettiva unica e originale sul tema della meraviglia.Luca Zaia, Presidente del Veneto, ha giustamente sottolineato come la meraviglia non sia un semplice sentimento transitorio, ma la scintilla originaria che accende la ricerca filosofica, la creazione artistica e la comprensione del mondo. È la soglia di accesso alla conoscenza, l’impulso primario che ci spinge ad interrogare l’esistenza e a ricercare il significato profondo delle cose.Il Veneto, terra di arte, storia e paesaggi mozzafiato, si presenta come un luogo privilegiato per celebrare questo sentimento ancestrale. Le sue città e i suoi borghi, custodi di un patrimonio inestimabile, diventano palcoscenici ideali per un’esplorazione estetica e intellettuale. La Regione, sostenendo con convinzione il Festival, riconosce il suo ruolo cruciale nel promuovere una visione elevata e condivisa della cultura, intesa come motore di crescita civile e di rigenerazione dello spirito.Il Festival della Bellezza non è un evento isolato, ma parte di un impegno più ampio per riscoprire il valore della contemplazione, della riflessione e della ricerca del bello. Un invito a rallentare il passo, a liberarsi dalle catene del consumismo e a riconnettersi con la nostra capacità di stupore. Come ammoniva Platone, la meraviglia è il principio fondante della filosofia e la linfa vitale dell’anima, e risvegliarla in noi stessi è un atto di resistenza contro la banalizzazione e la perdita di significato. L’augurio è che questa edizione sia un viaggio intenso, appassionante e capace di illuminare il cammino verso una nuova consapevolezza.
Il Festival della Bellezza: un viaggio alla riscoperta della meraviglia.
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