Nel cuore pulsante di Jesolo, rinomata località balneare veneziana, una tragica sequenza di eventi ha scosso la tranquillità serale di ieri. Un’esplosione devastante, originatasi all’interno del locale “Bea Storia”, bar-trattoria frequentato da residenti e lavoratori stagionali, ha causato ferite a un numero stimato di quindici persone, proiettando un’ombra di incertezza e preoccupazione sulla comunità.L’evento, verificatosi in un orario di presumibile affluenza, ha scatenato una dinamica di panico e sgomento. Il boato iniziale, di notevole intensità, non è stato un episodio isolato, ma preludio a ulteriori deflagrazioni secondarie, alimentando la confusione e rendendo più arduo l’intervento dei soccorritori. L’onda d’urto ha innescato un incendio rapido e incontrollato, che si è propagato con ferocia al piano superiore dell’edificio, dove si trova una foresteria. Quest’ultima, cruciale per l’accoglienza della manodopera stagionale, ospitava circa venti lavoratori, molti dei quali, fortunatamente, sono sopravvissuti grazie alla prontezza di spirito e alla possibilità di rifugiarsi sui terrazzi del primo piano.Le indagini, avviate immediatamente, mirano a stabilire con precisione la natura dell’evento. L’ipotesi più accreditata al momento è quella di una fuga di gas, un pericolo sempre presente in strutture datate e soggette a forti sollecitazioni, come spesso accade in contesti turistici ad alta densità abitativa. Tuttavia, gli investigatori non escludono a priori altre cause, come possibili malfunzionamenti di impianti elettrici o, seppur meno probabile, un atto doloso.L’incidente solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza delle strutture ricettive e sull’adeguatezza dei controlli, soprattutto in relazione all’alloggio di lavoratori precari, spesso esposti a condizioni abitative precarie e a rischi professionali. La vicenda evidenzia la necessità di una revisione sistematica delle normative in materia di sicurezza, con particolare attenzione alla manutenzione degli impianti e alla prevenzione di incidenti derivanti da fughe di gas o altre cause potenzialmente pericolose. L’episodio di Jesolo rappresenta un monito severo, un invito a una maggiore vigilanza e a un impegno concreto per la tutela della vita e della salute di tutti, lavoratori e residenti, in un contesto di crescente complessità e vulnerabilità. La ricostruzione del locale e, soprattutto, il ritorno alla serenità per la comunità jesolana, rappresentano ora priorità assolute.
Jesolo, esplosione al bar: 15 feriti e foresteria a rischio
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