La Villa Romana di Malvaccaro, gioiello archeologico ai margini di Potenza, si appresta a rinascere come fulcro culturale e sociale grazie a un’iniziativa coraggiosa e innovativa promossa dall’amministrazione comunale in sinergia con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata. Un percorso di valorizzazione che non si limita alla mera conservazione, ma mira a riannodare i fili tra la storia millenaria del sito e la vita della comunità potentina.Ventisei appuntamenti artistici, un calendario ricco e diversificato che si snoda dal 3 giugno al 7 settembre, offriranno un’occasione unica per immergersi nella storia e nell’arte, trasmettendo un senso di appartenenza e orgoglio locale. Prima di ogni performance, un’introduzione guidata accompagnerà il pubblico alla scoperta del complesso archeologico, svelandone i segreti e il contesto storico. Parallelamente, eventi collaterali animeranno il centro storico, amplificando la visibilità della Villa e creando un circuito culturale integrato.L’assessore comunale alla cultura, Roberto Falotico, sottolinea come Malvaccaro rappresenti un punto di riferimento imprescindibile per l’identità potentina, un patrimonio da riscoprire e valorizzare non solo come testimonianza del passato, ma anche come elemento di coesione sociale e motore di sviluppo culturale. L’obiettivo è restituire alla comunità un luogo simbolo, rendendolo accessibile e comunicabile attraverso un linguaggio contemporaneo e coinvolgente.La Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, Luigina Tomay, evidenzia l’importanza di un approccio partecipativo nella valorizzazione del patrimonio culturale, un processo che permette alla comunità di riappropriarsi delle proprie radici e di costruire un futuro condiviso. Trasformare Malvaccaro in un luogo “vissuto”, un punto d’incontro per tutte le generazioni, è la sfida ambiziosa che si pone, coniugando tutela, fruizione e innovazione.La storia di Malvaccaro affonda le sue origini nel III secolo d.C., estendendosi fino al IV secolo e presentando tracce ancora più antiche risalenti al I e II secolo d.C. Si tratta di una villa imperiale di notevole importanza, caratterizzata da un ricco patrimonio decorativo, con mosaici di eccezionale fattura databili tra il IV e il V secolo. Un lavoro di restauro e conservazione di altissimo livello, realizzato grazie alla collaborazione della celebre Scuola del Mosaico di Ravenna, ha restituito alla luce la bellezza originaria del sito. Dal 2018, la Villa Romana di Malvaccaro è entrata a far parte del patrimonio comunale di Potenza, testimonianza tangibile del legame indissolubile tra l’antichità e il presente. L’iniziativa rappresenta un investimento nel futuro, un impegno concreto per la salvaguardia e la promozione del patrimonio culturale lucano, un’occasione per riscrivere la storia di Potenza attraverso la bellezza e l’arte.
Malvaccaro Rinasce: Arte, Storia e Comunità a Potenza
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