L’ombra di un’estate passata, segnata da un’invasione apparentemente inaudita, incombe sul litorale di Palau, in Sardegna. Il comitato “Amici di Talmone e Cala di Trana” lancia un appello urgente all’amministrazione comunale, in vista dell’imminente stagione turistica, per evitare il ripetersi di un episodio che ha messo a dura prova la fragilità di un ecosistema prezioso: l’area marina protetta di Talmone Porto Cuncato. L’episodio a cui si riferisce il comitato, un’intrusione di proporzioni inusuali legata all’ormeggio di un mega yacht di lusso, ha evidenziato una vulnerabilità strutturale, una lacuna nella protezione di un ambiente che, per sua natura, necessita di misure di salvaguardia rigorose. Il recente intervento del comune, che ha delimitato con cavi tarozzati le aree balneabili all’interno del suo territorio, purtroppo non estende la sua tutela all’area di Talmone Porto Cuncato, lasciandola esposta a potenziali nuovi abusi.La preoccupazione del comitato non si limita al mero inconveniente per i bagnanti. Al centro della questione si erge la tutela di un patrimonio naturale di inestimabile valore: una prateria di *Posidonia oceanica*, elemento cardine dell’ecosistema marino sardo. Questa pianta, affetta da una progressiva e preoccupante regressione, svolge un ruolo cruciale nella stabilità del fondale, nella produzione di ossigeno e come rifugio per numerose specie marine. I ripetuti ancoraggi indiscriminati, spesso in violazione del limite dei 200 metri dalla battigia, rappresentano una minaccia diretta alla sua sopravvivenza, compromettendo la biodiversità e la resilienza dell’intero ambiente marino.Il comitato, ribadendo la necessità di una revisione della precedente decisione comunale di escludere Talmone Porto Cuncato dalla lista delle spiagge provviste di delimitazione, sottolinea come l’azione di tutela ambientale non possa essere relegata a interventi sporadici o a un’applicazione superficiale delle normative esistenti. È necessaria una visione strategica, capace di integrare misure preventive e sanzionatorie, coinvolgendo attivamente la comunità locale e sensibilizzando i visitatori sull’importanza di un comportamento responsabile.Inoltre, il comitato “Amici di Talmone e Cala di Trana” continua il suo monitoraggio civico e l’azione di sensibilizzazione, rivolgendo un appello a tutte le forze politiche locali e regionali affinché sostengano questa battaglia per la salvaguardia ambientale. L’obiettivo non è solo quello di prevenire nuovi episodi di intusione e degrado, ma anche di promuovere una cultura del rispetto per il mare, un bene comune che va tutelato per le generazioni future, garantendo un equilibrio sostenibile tra turismo, sviluppo economico e conservazione del patrimonio naturale sardo. La questione di Talmone Porto Cuncato, pertanto, si configura come un banco di prova cruciale per la definizione di un modello di turismo più consapevole e rispettoso dell’ambiente.
Palau: SOS Talmone, rischio invasione e danni all’ecosistema.
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