L’arrivo di Papa Leone a Castel Gandolfo ha segnato un momento di profonda comunione tra il Pontefice e la comunità locale, un’occasione per rinsaldare il legame spirituale e umano che lo unisce al popolo romano. La scelta di Villa Barberini, immersa nella quiete e nella bellezza del paesaggio castelgandolfese, testimonia il desiderio di un ritiro contemplativo, un tempo dedicato alla preghiera e alla riflessione pastorale.Abbandonata l’auto, il Papa ha scelto di affrontare i primi passi nel territorio con un gesto simbolico: una breve passeggiata a piedi, un modo semplice e diretto per salutare e benedire i fedeli accorsi numerosi per accoglierlo. Quel contatto umano, quel sorriso, quelle mani tese a stringere, rappresentano un’immagine potente di vicinanza e paternale affetto.Dalla terrazza di Villa Barberini, lo sguardo del Papa si è posato con amore sulla folla festante. Un momento di grazia, condiviso con don Edgar, il fedele segretario, e con padre Leonardo Sapienza, custode della tradizione e interprete dei sentimenti della comunità. L’affaccio, un gesto di apertura e condivisione, ha confermato il ruolo del Pontefice come guida spirituale e punto di riferimento per milioni di persone.All’interno della residenza pontificia, si è consumato un protocollo di accoglienza carico di significato. Il sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha offerto le sue cortesie civili, incarnando l’accoglienza del territorio. Monsignor Vincenzo Viva, vescovo di Albano, ha espresso la gioia e la gratitudine della diocesi. La presenza di suor Raffaella Petrini, presidente del Governatorato, testimonia l’importanza delle istituzioni ecclesiastiche nel sostenere il pontificato. Infine, il direttore delle Ville Pontificie ha illustrato al Papa i dettagli della residenza e l’impegno nella sua conservazione, custode di una storia millenaria.Questo soggiorno a Castel Gandolfo, più che una semplice vacanza, rappresenta un’immersione nelle radici della fede, un’occasione per riflettere sulle sfide del presente e per rinnovare l’impegno al servizio del Vangelo, nel cuore di una comunità accogliente e devota. Un tempo di riposo e contemplazione, arricchito dalla presenza della natura e dalla condivisione con i fedeli, un momento cruciale per il suo ministero.
Papa a Castel Gandolfo: un gesto di vicinanza al popolo romano.
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