A distanza di quasi quattro anni dalla sospensione dei lavori, il cantiere del ponte Tanagro, situato a Caiazzano di Padula Scalo, nel cuore del Vallo di Diano, si configura come una ferita aperta nel tessuto infrastrutturale e sociale del territorio. Quest’opera, lunga 46 metri e cruciale per il collegamento viario tra diverse comunità, è rimasta inutilizzabile dal 29 ottobre 2021, generando conseguenze economiche e sociali di rilievo.Le promesse di completamento, originariamente fissate per il 25 luglio 2023 con un cronoprogramma di 175 giorni e annunciate dall’allora presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri, si sono rivelate vane, alimentando un clima di frustrazione e incertezza tra i residenti. La sospensione dei lavori, apparentemente priva di comunicazioni chiare e tempestive, ha sollevato interrogativi sulla gestione dei finanziamenti pubblici e sull’effettiva capacità amministrativa di garantire il rispetto dei tempi e degli standard qualitativi.Il Codacons Cilento, voce autorevole nella difesa dei diritti dei consumatori e degli utenti, ha espresso con forza le proprie preoccupazioni, denunciando ritardi ingiustificati, opacità procedurale e una preoccupante assenza di controllo. Secondo il presidente Bartolomeo Lanzara, la mancata fornitura della trivella necessaria, un elemento imprescindibile per la prosecuzione dei lavori, è sintomatica di una gestione inefficiente e potenzialmente negligente. Il cantiere, abbandonato e privo di sorveglianza, rappresenta un rischio per la sicurezza pubblica e un simbolo del declino amministrativo.Le ripercussioni di questa situazione si fanno sentire pesantemente sulle attività produttive locali, ostacolate dalla difficoltà di accesso e dalla limitazione dei collegamenti. Le comunità di Padula, Sassano e dell’intero comprensorio del Vallo di Diano si sentono isolate, penalizzate in termini di sviluppo economico e di qualità della vita. L’assenza di un cartello di cantiere, obbligatorio per legge, e la mancanza di vigilanza sugli aspetti di sicurezza e sui tempi di esecuzione denotano una profonda carenza di responsabilità e di rispetto nei confronti dei cittadini.Il Codacons Cilento ha richiesto con urgenza all’Ente Provincia di Salerno la massima trasparenza, sollecitando la pubblicazione di un cronoprogramma aggiornato e l’attivazione immediata di controlli rigorosi per verificare lo stato di avanzamento dei lavori e l’effettivo utilizzo dei fondi pubblici. In caso di mancata risposta e di persistenza della situazione di stallo, l’associazione si riserva di adire le vie legali, rivolgendosi alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per accertare eventuali illeciti e responsabilità amministrative, con l’obiettivo di tutelare il diritto dei cittadini a un servizio essenziale e a una gestione efficiente delle risorse pubbliche. Il caso del ponte Tanagro si configura, dunque, come un campanello d’allarme sulla necessità di un cambio di paradigma nella governance del territorio, improntato alla trasparenza, alla responsabilità e alla partecipazione attiva dei cittadini.
Ponte Tanagro: Ferita aperta e rabbia nel Vallo di Diano
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