L’iniziativa volta a rimodulare l’assistenza territoriale in Abruzzo ha preso il via con un primo confronto positivo con i medici di medicina generale, tenutosi a Teramo. Questo incontro, percepito come costruttivo, ha rappresentato un’opportunità cruciale per delineare le prossime tappe di un percorso volto a ridefinire l’organizzazione dell’assistenza primaria. La Asl, riconoscendo la complessità del processo, ha adottato un approccio graduale, definendo una soluzione transitoria, un “ponte” operativo, sostenuta da un’azione coordinata con enti nazionali di riferimento nel settore sanitario, in attesa della finalizzazione dell’accordo integrativo regionale, documento chiave che ne regolerà l’implementazione definitiva.L’imperativo, condiviso da tutte le parti coinvolte, è la creazione di una soluzione che trovi piena adesione e collaborazione da parte dei medici di famiglia, fulcro dell’assistenza territoriale. Per facilitare questo processo partecipativo, oltre al primo incontro a Teramo, è stato programmato un secondo appuntamento a Roseto degli Abruzzo il 28 giugno. In aggiunta, la Asl ha indetto, in via eccezionale, una sessione del Comitato Aziendale Permanente della Medicina Generale per il 19 giugno. Questo tavolo, composto da rappresentanti sindacali, esponenti della dirigenza aziendale e rappresentanti istituzionali, mira a favorire un dialogo diretto e trasparente, agevolando la comprensione reciproca delle esigenze e delle prospettive.La riorganizzazione proposta non è una scelta arbitraria, ma una risposta necessaria a un quadro normativo in evoluzione. Le nuove disposizioni legislative impongono un ripensamento dei modelli assistenziali, orientandoli verso una maggiore integrazione e ottimizzazione delle risorse. La Regione Abruzzo, in particolare, ha più volte espresso l’urgenza di tale revisione, spinta dalla necessità di migliorare l’efficienza, l’equità e la qualità dell’assistenza offerta alla popolazione. L’obiettivo primario è quello di chiarire in dettaglio i principi e le motivazioni alla base di questa riorganizzazione, dissipando dubbi e contrasti, e garantendo che i medici di medicina generale siano pienamente consapevoli delle implicazioni e dei benefici derivanti da questo cambiamento strutturale. La discussione mira a trasformare le resistenze iniziali in un terreno fertile per la co-progettazione di un modello assistenziale moderno, sostenibile e centrato sul paziente.
Rimodulare l’assistenza in Abruzzo: dialogo aperto con i medici
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