Il clima di crescente malcontento all’interno di Arst, l’Azienda Regionale Trasporti Sarda, si è materializzato in una nuova, significativa azione di protesta. A distanza di pochi giorni dalla prima mobilitazione, durata quattro ore, i lavoratori hanno indetto uno sciopero a oltranza per sabato 5 luglio, un segnale eloquente della persistenza e dell’aggravarsi delle problematiche che affliggono l’azienda.Questa azione di forza non è una reazione isolata, ma il culmine di anni di frustrazione e di mancato ascolto delle istanze sindacali. Il sindacato Orsa, voce rappresentativa dei lavoratori, denuncia una serie di criticità strutturali che minano il benessere del personale e compromettono la qualità del servizio offerto alla collettività.Al centro delle rivendicazioni emerge un quadro di carenza infrastrutturale e di deterioramento delle condizioni di lavoro. I locali di riposo, essenziali per il recupero psico-fisico del personale, versano in condizioni di degrado e inadeguatezza, un disagio quotidiano che incide negativamente sulla performance dei dipendenti.Le dinamiche relative all’organizzazione del lavoro presentano ulteriori elementi di criticità. La diffusione di turni part-time e full-time, caratterizzati da archi orari estenuanti e spesso privi di un’adeguata compensazione, genera stress e affaticamento. L’assenza di un’integrazione contrattuale, congelata dal 2009, impedisce una revisione efficace delle indennità e dei premi di produzione, ritenuti irrisori e insufficienti a riconoscere l’impegno e la professionalità dei lavoratori. Il sistema dei buoni pasto è percepito come ingiusto e penalizzante.Non meno rilevanti sono le accuse di pressioni sui lavoratori, manipolazione dei turni a fini strumentali e la mancanza di riconoscimento delle competenze specialistiche e delle responsabilità assunte dal personale ferroviario, il cui compenso, in molti casi, è rimasto immobile per decenni, in palese contrasto con l’evoluzione del costo della vita e con l’aumento delle richieste di professionalità.Il sindacato ha espresso una cauta fiducia nei confronti del dialogo avviato con gli assessori regionali ai Trasporti e al Lavoro, sottolineando come la situazione reale dei lavoratori sia spesso celata da una narrazione superficiale. L’attesa di risposte concrete ed esaustive è ora al centro dell’attenzione, in un contesto in cui la protesta, se non accompagnata da azioni mirate e condivise, rischia di trasformarsi in una spirale di conflittualità a danno di tutti gli attori coinvolti. La necessità di un tavolo di confronto aperto e costruttivo si rende quindi imprescindibile per affrontare le sfide attuali e costruire un futuro più equo e sostenibile per Arst e per il suo personale.
Sciopero a oltranza ad Arst: i lavoratori insorgono
Pubblicato il
