L’intenso silenzio che pervadeva l’Auditorium di St. Peter’s prima dell’inizio del Quarto Scrutinio sembrava quasi palpabile, interrotto solo dallo scintillio delle luci soffuse sulle facce dei Cardinali riuniti. Il momento della verità era finalmente arrivato, dopo giorni di attesa e discussione serrata.La folla radunata in piazza San Pietro attendeva con il fiato sospeso, mentre i campanari di St. Peter’s si affrettavano a preparare le campane per la proclamazione ufficiale dell’Elezioni Papali. La speranza e l’aspettativa erano palpabili nell’aria, come una costante vibrazione elettrica che pareva dare sollievo alle anime di coloro che attendevano con ansia il nome del nuovo successore di Pietro.Il silenzio era stato rotto solo dalla voce grave del Presidente del Conclave, Cardinal S., quando aveva richiamato l’attenzione dei presenti e aveva chiesto loro di procedere col voto. La folla si manteneva in uno stato di estrema concentrazione, sostenuta dal senso della responsabilità di quello che stava per succedere.Le orecchie di tutti erano tese al meglio, pronte a cogliere i primi segni del risultato delle elezioni papali. E quando infine il momento fu giunto e la voce del Segretario degli Uffici Apostolici risuonò nella Sala Capitolar della Basilica di San Pietro, annunciando che era stata completata la votazione per l’elezione del nuovo Successore di Pietro sulla Terra, i presenti erano pronti a ricevere e ad accogliere con gioia.Ma quando poi i nomi dei cardinali furono letti al pubblico, non fu solo una voce che si fece sentire. Il rumore era partito dai passaggi delle campane di San Pietro, che avevano iniziato il loro rullo sonoro, facendo sentire ovunque la notizia del nuovo Papa. L’eco del suono echeggiava in tutte le strade e nelle piazze di Roma per tutta la notte, rendendo quel momento una notizia universale, che sarebbe stata condivisa da milioni e milioni di persone.