Il Trentino ha concluso la stagione invernale 2023/2024 con risultati eccezionali, segnando il decennio più performante nella sua storia turistica. I dati ufficiali dell’Istituto di Statistica della Provincia di Trento rivelano un volume complessivo di oltre 7,7 milioni di pernottamenti, con una durata media del soggiorno pari a 4,1 notti. Nonostante una lieve contrazione degli arrivi (-1,6%), le presenze turistiche hanno registrato un incremento dello 0,9%, un segnale di resilienza e attrattività del territorio.La distribuzione geografica delle presenze evidenzia la centralità di alcune valli: Val di Sole, Val di Fiemme, Val di Cembra, Val di Fassa, Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, Giudicarie centrali e Valle del Chiese assorbono oltre il 60% dei pernottamenti totali. Al contrario, aree come l’Altopiano della Paganella, la Piana Rotaliana, San Lorenzo Dorsino, San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi mostrano un andamento meno brillante.Analizzando le tipologie di strutture ricettive, emerge una sostanziale stabilità nel settore alberghiero (+0,3% nei pernottamenti) accompagnata da una diminuzione degli arrivi (-2,6%). Al contrario, l’extralberghiero – che include agriturismi, BeB, case vacanze e altre forme di ospitalità alternativa – ha registrato una performance più dinamica, con un aumento significativo sia degli arrivi (+2,9%) che delle presenze (+3,5%). Questo dato riflette un cambiamento nelle preferenze dei viaggiatori, sempre più orientati verso esperienze autentiche e personalizzate, lontane dai circuiti tradizionali.Il mercato turistico si configura come fortemente polarizzato: i pernottamenti italiani rappresentano la maggioranza (52,7%), mentre i turisti stranieri contribuiscono con una quota significativa in crescita (+6%). Le regioni di provenienza italiana più consistenti rimangono Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna, seguite da Veneto e Toscana, a testimonianza di un forte legame con il territorio nazionale.L’aumento delle presenze straniere, in particolare, è trainato da Polonia e Repubblica Ceca, che hanno registrato incrementi a doppia cifra. Il contributo di Germania, Inghilterra e Belgio si mantiene rilevante, confermando il Trentino come destinazione di elezione per un pubblico internazionale.I dati dell’Istat, analizzati nel loro complesso, forniscono un quadro positivo e sottolineano la capacità del settore turistico trentino di generare ricchezza e opportunità di sviluppo. L’assessore Roberto Failoni ha sottolineato come questi risultati siano il frutto di una strategia condivisa e coordinata, frutto di una visione lungimirante che coinvolge le categorie economiche, le Apt (Aziende per il Turismo) e Trentino Marketing. Il successo si basa sulla capacità di innovare l’offerta, valorizzando il patrimonio naturale e culturale del territorio, e di rispondere in modo efficace alle mutevoli esigenze del mercato globale. La sostenibilità, intesa come equilibrio tra sviluppo economico, tutela ambientale e benessere sociale, emerge come principio guida per la pianificazione futura del turismo trentino.
Trentino: Decennio Record per il Turismo Invernale 2023/24
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