L’espansione capillare di Uber nel panorama italiano si arricchisce di una nuova tappa fondamentale: l’introduzione dei servizi Uber Black e Van in Trentino-Alto Adige. Questa iniziativa, lungi dall’essere un mero ingresso in un nuovo mercato, si configura come una risposta strategica ad un contesto socio-economico in evoluzione, segnato da una crescente domanda di soluzioni di mobilità flessibili e personalizzate.La decisione di Uber si fonda su dati significativi che attestano il dinamismo della regione. Il 2024 ha visto Trentino-Alto Adige raggiungere un record storico di oltre 19,6 milioni di pernottamenti, evidenziando una resilienza del turismo che si traduce in una crescita del 2,9% nelle presenze alberghiere rispetto all’anno precedente. Un dato rilevante è anche la forte prevalenza di turisti italiani, che rappresentano il 56,1% del totale, sottolineando l’importanza di un’offerta di trasporto che risponda alle loro esigenze specifiche. L’incremento del 143% nelle aperture dell’app Uber rispetto al 2023, testimonia un’attesa latente e una propensione all’adozione di servizi innovativi.L’apertura a operatori locali, con una futura integrazione degli operatori taxi desiderosi di aderire, segna un approccio inclusivo e collaborativo. Questa strategia non mira a sostituire le infrastrutture esistenti, ma a potenziarle, offrendo una rete di mobilità più ampia e diversificata. Si tratta di un modello che ambisce a coniugare l’efficienza tecnologica di Uber con la conoscenza del territorio e le competenze di chi lo opera quotidianamente.”Siamo entusiasti di entrare in una regione come Trentino-Alto Adige, un territorio che incarna un equilibrio unico tra innovazione, qualità della vita, natura e accoglienza”, ha dichiarato Lorenzo Pireddu, General Manager di Uber Italia. Questa affermazione va al di là di una semplice dichiarazione di intenti: sottolinea una volontà di contribuire attivamente a preservare l’identità e le peculiarità di una regione che ha molto da offrire.La rapida crescita delle richieste di servizio, con oltre 20.000 aperture dell’app a Trento nel 2024 e un incremento del 120% rispetto all’anno precedente, non è casuale. Riflette una città dinamica, attrattiva per turisti e residenti, che ricerca soluzioni di trasporto moderne e integrate. L’arrivo di Uber si pone quindi come un’opportunità per ottimizzare la mobilità, offrendo alternative accessibili e in linea con le aspettative di un pubblico sempre più esigente. Il futuro del trasporto in Trentino-Alto Adige si prospetta come un connubio tra tradizione e innovazione, in cui Uber aspira a svolgere un ruolo di catalizzatore per un modello di mobilità più efficiente, sostenibile e realmente a misura di territorio.
Uber sbarca in Trentino-Alto Adige: mobilità su misura tra turismo e innovazione.
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